Dopo la peste suina, i casi di epatite, i serpenti negli spogliatoi della scuola, le tartarughe azzannatrici, ecco un’altra notizia. L’assessore Alessio D’Amato, meno di un’ora fa, ha dichiarato: “Ho comunicato al Ministro Speranza l’isolamento avvenuto all’Istituto Lazzaro Spallanzani del primo caso a livello nazionale del cosiddetto “monkey pox”, “vaiolo delle scimmie“.
Il primo caso di “vaiolo delle scimmie” in Italia
Si tratta di un ragazzo appena rientrato dalle isole Canarie. L’istituto nazionale per le Malattie infettive capitolino ha spiegato che il ragazzo si era presentato al Pronto soccorso dell’Umberto I e successivamente è stato isolato allo Spallanzani. Al momento ci sono altri due casi sospetti che però sono in fase di accertamento. “I casi non presentano segni clinici di gravità”.
I medici dello Spallanzani hanno dichiarato che “È stato identificato allo Spallanzani il primo caso italiano di vaiolo delle scimmie (Monkeypox). Si tratta di un giovane adulto, di ritorno da un soggiorno alle isole Canarie, che si era presentato al Pronto Soccorso del Policlinico Umberto I. Il quadro clinico è risultato caratteristico e il Mokeypox virus è stato rapidamente identificato con tecniche molecolari e di sequenziamento genico dai campioni delle lesioni cutanee. La persona è attualmente ricoverata in isolamento, in discrete condizioni generali. Sono in corso le indagini epidemiologiche e il tracciamento dei contatti. Altri due casi sospetti sono in fase di accertamento.
Come si trasmette e i sintomi
Il virus potrebbe trasmettersi per via orale. Quindi attraverso “le goccioline di saliva, il contatto con lesioni e liquidi biologici infetti, ma può essere trasmesso anche durante i rapporti sessuali”. Principalmente i sintomi sono: “febbre, mialgia, linfoadenopatia (ghiandole gonfie) e un’eruzione cutanea sulle mani e sul viso, simile alla varicella”.
I casi in Europa
Le parole di D’Amato