Il bacino di pubblico che può usufruire del Bonus di 200 euro è stato allargato. Sono arrivati chiarimenti da parte del governo su chi potrà ricevere, e come, il bonus per far fronte al caro vita dovuto alla crisi energetica.
Quando è stato approvato il bonus di 200€
Il provvedimento è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale n.114 il giorno 17 maggio ed è entrato in vigore nella giornata di ieri 18 maggio. Oltre alle categorie che erano già state inserite nel Decreto aiuti, la possibilità di usufruire del bonus è stata estesa anche lavoratrici e lavoratori senza partita Iva, intermittenti, stagionali, dello spettacolo, co.co.co e anche chi riceve il reddito di cittadinanza.
A chi spetta il bonus e quando verrà pagato
Ecco tutte le categorie alle quali spetterà il bonus di 200 euro:
- Percettori del reddito di cittadinanza, la disoccupazione o la pensione,
- Lavoratrici e lavoratori
- Autonomi con partita Iva
- Stagionali
- Stagionali del turismo e dello spettacolo.
Il bonus è previsto anche per intermittenti, collaboratrici e collaboratori domestici, titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa (co. Co. co.), lavoratrici e lavoratori dello spettacolo, chi si occupa di vendite a domicilio, lavoratrici e lavoratori dipendenti o autonomi, senza partita Iva.
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Reddito di cittadinanza
Per chi già usufruisce del reddito di cittadinanza, il bonus sarà erogato direttamente nella rata di luglio. A condizione che nel nucleo beneficiario non ci siano soggetti che hanno diritto all’indennità in quanto appartenenti ad altre categorie.
Pensionate e pensionati
Per le persone pensionate l’INPS erogherà il bonus nel mese di luglio. Lo riceveranno i titolari residenti in Italia di trattamenti pensionistici a carico di qualsiasi forma previdenziale obbligatoria, di pensione o assegno sociale, di pensione o assegno per invalidi civili, ciechi e sordomuti.
Riceveranno questo aiuto anche chi è titolare di trattamenti di accompagnamento alla pensione, con decorrenza entro il 30 giugno 2022. In questo caso il requisito è un reddito personale 2021 non superiore a 35mila euro.
Lavoratori dipendenti
Per i lavoratori dipendenti il bonus è riconosciuto direttamente nella busta paga di luglio, previa dichiarazione del lavoratore di non essere titolare di altre tipologie di prestazioni lavorative. Il bonus spetta una sola volta, anche se si è titolari di più rapporti di lavoro.
Lavoratori e lavoratrici domestici e Co.Co.Co.
Il bonus è previsto anche per le lavoratrici e i lavoratori domestici previa presentazione della domanda agli istituti di padronato.
I Co.Co.Co. riceveranno il bonus in busta paga. E’ previsto anche per le persone titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa, con contratto attivo alla data di entrata in vigore del decreto e un reddito annuo fino ai 35mila euro.
Stagionali del Turismo e dello spettacolo
Il bonus sarà erogato in automatico per tutti i lavoratori stagionali del turismo e dello spettacolo che hanno già ottenuto indennità previste dai decreti per l’emergenza da Covid-19.
Lavoratrici e lavoratori a intermittenza
Le lavoratrici e i lavoratori a intermittenza, che abbiano svolto prestazioni lavorative per almeno 50 giorni e con un reddito fino a 35 mila euro nel 2021, potranno ricevere il bonus facendo domanda all’Inps.
Lavoratrici e lavoratori dello spettacolo
Anche le lavoratrici e i lavoratori iscritti al Fondo pensione lavoratori dello spettacolo potranno ricevere il bonus facendo domanda all’Inps.
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Lavoratrici e lavoratori senza partita Iva
Potranno ricevere il bonus anche i lavoratori autonomi sempre presentando la domanda all’Inps.
Venditori e venditrici a domicilio
Anche gli incaricati di vendite a domicilio potranno usufruire del bonus presentando la domanda all’Inps. Gli unici requisiti sono quelli di avere un reddito derivante da queste attività attività superiore a 5mila euro e essere titolari di partita Iva attiva.
Lavoratrici e lavoratori autonomi e professionisti
Per queste categorie il governo ha stanziato un fondo da 500 milioni ma le modalità di erogazione saranno definite con un decreto del ministero del Lavoro entro 30 giorni dal 18 maggio 2022.
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