Novità circa il caso delle concessioni demaniali sul litorale di Pomezia. In particolare ci sono sviluppi sulle vicende riguardanti il concessionario Bagni Belvedere, uno degli stabilimenti che era stato messo a bando dal Comune lo scorso anno nonostante il contenzioso legale ancora in corso. Adesso però, con la stagione estiva 2022 già iniziata, ci sono importanti aggiornamenti.
Il Consiglio di Stato dà ragione a Bagni Belvedere
Intanto, nel marzo scorso, il Consiglio di Stato ha accolto in via provvisoria e cautelare le ragioni della società che, al momento, resta la titolare della concessione. Adesso si attende la decisione di merito che, da quanto si apprende, è fissata per il prossimo giugno.
Gli stabilimenti messi a bando dal Comune
Ricordiamo che sempre nei mesi scorsi il Comune di Pomezia aveva messo a bando sei concessioni tra cui quella della Perla Nera, del Port Royal e dello stabilimento Cleopatra (le altre due erano state il Piccolo Porto e Sfere d’oro, ndr). In molti casi i contenziosi sono ancora in corso e c’è il timore che anche quest’estate possa essere all’insegna dell’incertezza.
La seconda sentenza favorevole
Tornando a Bagni Belvedere, due giorni fa è arrivato un secondo pronunciamento favorevole, stavolta in un procedimento penale parallelo. La corte di appello ha infatti ribaltato il pronunciamento del Tribunale di Velletri. A darne notizia sono i legali che hanno difeso in questi mesi la società. «Anche la Corte di Appello di Roma, 3ª Sezione Penale, dopo l’Ordinanza Cautelare favorevole del Consiglio di Stato, rileva le gravi ingiustizie patite dalla Soc. “BAGNI BELVEDERE”, concessionaria demaniale dell’omonimo stabilimento di piazza Ungheria, accogliendo le argomentazioni proposte con l’atto di gravame dal difensore», ci spiega l’Avvocato Ivano Ragnacci.
Revocato il sequestro delle cabine
«Inoltre è stato revocato il sequestro preventivo insistente sin dal luglio 2019 su alcune cabine, che arbitrariamente non era stato revocato dal Giudice del Primo grado di Giudizio nonostante la esplicita richiesta a cui ex lege bisognava dare seguito», aggiunge.
Il messaggio all’Amministrazione Comunale
Quindi un messaggio al Comune: «L’auspicio è che tale pronuncia possa essere il segnale per un nuovo inizio dell’intero assetto turistico- balneare del noto litorale laziale, in cui solo attraverso una proficua e franca dialettica tra Ente Pubblico e privato concessionario, potrà addivenirsi ad una concreta soddisfazione degli interessi dei privati cittadini e turisti, fruitori dei servizi balneari».
La storia
“Detta molto brevemente”, racconta Laura, gestore del “Belvedere”, “questa è una storia surreale. Una parte dello stabilimento è stata posto sequestro senza reali motivazioni. Quando è stato fatto il sopralluogo ci è stato detto che la pedana non era in regola. Ma noi non l’avevamo ampliata, bensì solo decorata per abbellirla, rispetto a quanto fatto dai precedenti titolari della concessione. Ma abbiamo riportato tutto così come ci è stato detto pur di non avere problemi. Cosa che invece non si è risolta per quanto riguarda le cabine. Erano infatti convinti che all’interno ci fossero dei bagni, cosa assolutamente falsa. Ma l’assurdo è che nessuno si era preso la briga di aprire le porte di queste cabine per controllare cosa ci fosse dentro. Si erano basati su dei cartelli che indicavano la direzione dei bagni, che effettivamente sono a poca distanza dalle cabine in questione. Noi abbiamo invitato ad entrare per verificare che i bagni non ci fossero, ma non hanno voluto farlo. E così, quando il giudice ha chiesto se i bagni ci fossero, ovviamente il Comune si è trovato spiazzato, perché non poteva dare una risposta. Il Tribunale ha richiesto un sopralluogo, da quale è emerso che i bagni non ci sono mai stati, in quel posto. E da questo è stata riconosciuta la nostra ragione”.
Il bando di gara
Ma da questo è poi scaturito anche l’annullamento del bando di gara che nel frattempo era stato vinto ed assegnato a una società, l’Antica Madia. La concessione dei Bagni Belvedere, infatti, era andata a gara pubblica in tempi abbastanza rapidi.