E’ scattato oggi il maxi sequestro a Monterotondo disposto dai Finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Roma nei confronti di tre persone. Queste ultime sono accusate e indagate per le ipotesi di reato di dichiarazione infedele, omessa dichiarazione e sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte. Ingente il valore dei beni sui quali sono scattati i sigilli: ben 18 milioni di euro.
Evasione a Monterotondo e confisca per 18 milioni di euro
Nel mirino dei Finanziari sono finiti beni mobili, immobili e disponibilità finanziarie. Il provvedimento cautelare, emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Tivoli su richiesta della locale Procura della Repubblica, rappresenta la fine di un articolato controllo fiscale condotto dalle Fiamme Gialle del Gruppo di Guidonia Montecelio nei confronti di una società a responsabilità limitata operante nel settore dei trasporti, con sede legale a Monterotondo.
Leggi anche: Tasse, in Italia evasione pari a 110 miliardi
Le accuse contestate
Dagli accertamenti è emerso come il rappresentante legale pro tempore dell’impresa, oltre ad evadere le imposte, con l’ausilio di due compiacenti “prestanome” si fosse adoperato per evitare che l’Erario potesse aggredire il patrimonio della società, gravata da un ingente debito tributario, prima svuotandola delle risorse finanziarie e poi trasferendole in un’altra di nuova costituzione.
Cosa è stato sequestrato
In particolare, sono stati sottoposti a sequestro:
- 181 automezzi,
- 8 immobili
- I rapporti finanziari riconducibili agli indagati