Riceviamo e pubblichiamo un “appello” da parte di una lettrice che, pur vivendo stabilmente a Roma, viene ogni anno in vacanza a Torvaianica. Nelle lamentele esposte ritroviamo le stesse problematiche che vivono i residenti della cittadina balneare, che sono costretti a subire disagi tutto l’anno. Non abbiamo ovviamente risposte a quanto scrive la lettrice, perché queste dovrebbero arrivare dai politici, ai quali ricordiamo che, visto che hanno iniziato la campagna elettorale, ascoltare i problemi dei cittadini,e magari prendere spunto dalle loro proposte per tentare di risolverli non sarebbe male. Speriamo quindi che qualcuno legga le parole della signora Tiziana, alla quale crediamo si aggregheranno, quantomeno virtualmente , tutti coloro che abitano nella zona sud di Torvaianica.\n\n
Gentile Redazione,\n\nscrivo questa lettera nella speranza di dare una risposta alla condizione in cui ci troviamo da ben 35 anni : CITTADINI DI SERIE C…..!!!!\n\nIl modo in cui ci troviamo a vivere ogni estate è esasperante e umiliante, in quanto, come tutti gli altri abitanti (stagionali e non) paghiamo le tasse e di diritto dovremmo avere le stesse possibilità di vita.\n\nMi riferisco al tratto di lungomare (se così si può definire perché con i pannelli di cemento – ma come hanno fatto a mettere dei pannelli di cemento ancora me lo chiedo!!!!!! – le auto parcheggiate e le case sulla spiaggia il mare NON SI VEDE) delle Meduse, nel tratto che va dal canale fino al famoso curvone, NON CI SONO MARCIAPIEDI, NON C’E’ UN NEGOZIO, NON CI SONO STRISCE PEDONALI NE’ SUFFICIENTI PARCHEGGI..\n\nQuando circa 40 anni fa Torvaianica si è popolata di stagionali, con l’edilizia abusiva e non, tantissimi romani comprarono la tanto agognata casa al mare: un miraggio di benessere, di serenità, di risveglio dall’era cupa della guerra con tutti i suoi danni.\n\nI romani acquistarono con fiducia, anche se la città ancora non era strutturata, pensando che da lì a poco tempo si sarebbero potuti avere tutti quei servizi che avevano promesso.\n\nPerché di PROMESSE se ne sono fatte tante… ma tutte andate perdute.\n\nSul Lungomare delle Meduse pochi anni fa, finalmente, hanno fatto un’area pedonale a beneficio solo di chi abita prima del canale, mentre a noi che stiamo al di là della barricata non ci è data la possibilità di arrivare proprio perché NON CI SONO MARCIAPIEDI che vanno verso l’area pedonale. Ovviamente non ci azzardiamo a prendere la macchina per andare in centro la sera perché NON C’E’ PARCHEGGIO, quindi….\n\nSenza parlare del traffico, visto che l’unico modo per accedere alla strada per Pomezia è passare per il lungomare delle Meduse..\n\nChe dire….ogni anno che vado a Torvaianica d’estate mi dico che è l’ultimo.\n\nNon sono un ingegnere né un addetto all’urbanistica, ma capisco che con poche semplici soluzioni si potrebbero risolvere tante problematiche.\n\nPer esempio fare una strada dietro Via Polonia, che vada ad innestarsi con la Via Pontina o la Via del Mare senza passare per il lungomare; fare un ponte sopra il canale in modo da dare la possibilità di accedere ai negozi senza prendere l’auto; fare dei marciapiedi o una pista ciclabile illuminata per andare a mangiare una pizza in centro e magari vedere qualche negozio senza prendere l’auto, andandoci in bicicletta per diminuire il traffico e lo smog.\n\nOgni anno mi dico che è l’ultimo perché non posso vivere nemmeno quindici giorni in un posto dimenticato da Dio e dagli uomini.\n\nMi rivolgo a questa Redazione perché ho tentato più volte di mettermi in contatto con il Comitato di Quartiere ma non mi hanno MAI risposto.\n\nSpero che vogliate pubblicare questa lettera.\n\nSaluti\n\nTiziana D’Agostino