Roma. Il bottino non è stato di certo di quelli storici: 100 euro contanti, un pc, le tessere con i dati sensibili degli iscritti. Ma oltre a ciò, certamente la valenza simbolica e i danni inferti alla sede. Si tratta dell’ennesimo furto avvenuto al circolo del Pd Italia Lanciani in via Catanzaro, a piazza Bologna. In queste ore, proprio la Digos e gli agenti di polizia di Porta Pia hanno avviato le indagini per cercare di risalire ai responsabili.
Furto alla sede PD di Piazza Bologna
Il segretario del circolo Vittorio Infante, con parole riportate anche da Repubblica, ha spiegato quello che ha trovato al suo arrivo nella sede dopo il furto e le devastazioni: “I ladri hanno piegato le sbarre della finestra e hanno forzato l’armadio dove sono custodite le tessere”.
Denaro, tessere e bandiere
Un furto che sembra avere una valenza politica, perché oltre al pc e allo scarso quantitativo in denaro, hanno portato via le tessere e tutte le bandiere del PD all’interno della sede. Il fatto è accaduto martedì scorso, 10 maggio. Non si tratta della prima volta, a quanto pare, e di certo i malviventi non si aspettavano di trovare nulla di diverso da quello che di fatto hanno sottratto al circolo.
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Gesto politico e intimidatorio
Per il momento, però, il gesto ”simbolico” è escluso: secondo gli investigatori della Digos, dopo i primi rilevamenti, si tratterebbe di piccoli ladruncoli, di poco conto, che potrebbero aver lasciato delle tracce sul posto. Intanto, però, la veste politica sembra esserci secondo il segretario del circolo, che ha detto ” sono numerosi gli attacchi politici”, subiti ad opera del collettivo antifascista Militant. E le cose, lascia intendere, potrebbero essere collegate.
Una lunga storia: non più episodi isolati
Come anticipato, non si tratta di un caso unico ed isolato: al contrario, sono molteplici ormai gli episodi di violenza che hanno colpito il circolo Italia Lanciani – come ha ricordato anche lo stesso Enzo Foschi, vicesegretario del Pd Lazio. Sembra chiaro, parafrasando le sue dichiarazioni in merito, che non si tratta più solamente di episodi sconnessi, ma di veri e propri tentativi intimidatori nei confronti del circolo.