Continue vessazioni e percosse al proprio compagno di stanza che stanco di subire simili violenza lo aveva denunciato. Il carnefice era infatti agli arresti domiciliari per i reati di maltrattamento in famiglia e sequestro di persona ma non è stato sufficiente. Ieri pomeriggio il ragazzo è stato infatti arrestato dagli agenti del commissariato di Fondi.
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La denuncia del convivente
Come detto, il 20enne, era sottoposto alla misura degli arresti domiciliari per i reati di maltrattamenti in famiglia e sequestro di persona ai danni del convivente. Quest’ultimo lo aveva infatti denunciato per le continue violenze e umiliazioni a cui era sottoposto. Umiliazioni che lo privavano della libertà personale, costringendolo a rimanere chiuso in camera senza permettergli di uscire ed arrivando addirittura a controllarlo attraverso un sistema di video sorveglianza installato ad hoc. In più occasioni, non sono inoltre mancate delle terribili percosse.
I controlli degli agenti e l’arresto
Durante specifici controlli, gli agenti del commissariato di Fondi hanno avuto modo di accertare che l’indagato mostrava assoluta indifferenza verso la misura restrittiva a cui era sottoposto, violandola poco tempo dopo la sua emissione.
Pertanto e su richiesta della locale Procura della Repubblica, l’Ufficio GIP del Tribunale di Latina —condividendo a pieno la tesi degli investigatori del Commissariato di Fondi — disponeva la sostituzione della misura degli arresti domiciliari con quella più afflittiva della custodia cautelare in carcere; ritenuta l’unica misura realmente idonea al contenimento delle esigenze cautelari. L’arrestato, al termine delle formalità di rito è stato associato presso la Casa Circondariale di Velletri.