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Matteo Taglienti muore a 24 anni sul monopattino: chi lo ha investito era positivo alla droga

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Matteo Taglienti il soldato morto a Roma sul monopattino

È risultato positivo agli esami tossicologici il conducente dell’auto che domenica scorsa, poco dopo le 22, su viale Tor di Quinto ha travolto e ucciso Matteo Taglienti, un giovane soldato di 24 anni che stava rientrando in caserma sul suo monopattino.

Ora, come spiega il Messaggero, il 22enne alla guida della vettura, indagato per omicidio stradale dalla Procura di Roma, avrebbe bevuto alcolici e fatto uso di cannabis quella sera. Proprio lui che dopo il terribile impatto, che purtroppo non ha lasciato scampo al militare, sotto shock era stato portato all’ospedale Sant’Andrea per gli esami di rito, con le percentuali di quelle sostanze trovate nel sangue adesso da vagliare. 

La dinamica dell’incidente in cui è morto Matteo Taglienti

Ancora da chiarire la dinamica esatta di quel terribile scontro tra la Dacia Sandero, guidata da un 22enne di Fara Sabina, e il monopattino, quel mezzo green ed ecologico sul quale viaggiava Matteo Taglienti.

Non è ancora chiaro se la vittima si trovasse ferma al semaforo o stesso sul marciapiede in attesa di attraversare, ma pare certo che l’auto lo abbia centrato in pieno, abbattendo addirittura la palina del semaforo pedonale. Un impatto fatale che, purtroppo, non ha lasciato scampo al 24enne, che è morto sul colpo. Ora gli agenti della Polizia Locale del III Gruppo Nomentano dovranno continuare a fare chiarezza: fondamentali saranno anche i video di alcuni impianti di sorveglianza, che aiuteranno a ripercorrere quei momenti. 

Poche ore prima la vittima aveva presentato la fidanzata alla mamma

E mentre gli agenti della Polizia Locale continuano a indagare, la famiglia di Matteo deve fare i conti con una perdita difficile da sopportare e con uno strano, crudele e beffardo scherzo del destino. Il giovane, che viene ricordato da tutti come educato, un gran lavoratore, poche ore prima di quello schianto aveva fatto rientro a Monte San Giovanni Campano, suo paese d’origine in provincia di Frosinone. E qui, in occasione della festa della mamma, aveva presentato a tutti la sua fidanzata.

Poi aveva deciso di rientrare a Roma nella sua caserma. E aveva pensato bene di farlo a bordo del suo monopattino, su quel mezzo dove è stato travolto e ucciso da un’auto. 

 

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