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Covid, Omicron 4 e 5 e il rischio reinfezioni: ‘Ecco chi colpiscono, in arrivo una nuova ondata’

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In foto il coronavirus che potrebbe far scatenare un'altra ondata

È di nuovo allarme reinfezioni. Secondo l’Istituto Superiore di Sanità le reinfezioni da Covid sono in aumento grazie alla sempre più frequente circolazione delle due sotto-varianti di Omicron: Omicron 4 e Omicron 5 

Ci si può contagiare più volte con Omicron?

Secondo l’ultimo report dell’ISS, nell’ultima settimana, si è registrata una percentuale di infezioni pari al 4,5. In aumento, rispetto ai sette giorni precedenti, quando si era attestata al 4,4%. Da fine agosto, infatti, gli individui che sono risulta positivi per la seconda volta sono stati 397 mila, con una diffusione maggiore soprattutto da quando è comparsa la variante Omicron, che sta continuando a circolare senza sosta. 

Chi è a rischio reinfezioni?

Stando ai dati dell’ISS i soggetti che sono più a rischio contagio sono i non vaccinati e i «no booster», coloro che hanno scelto di non sottoporsi alla terza dose. L’analisi parte dal 6 dicembre 2021 (periodo in cui ha fatto la sua comparsa Omicron) ed evidenzia un aumento del rischio di reinfezione in determinati soggetti.

Ma non è tutto. Omicron 4 e Omicron 5 possono reinfettare anche coloro che hanno completato il ciclo vaccinale. Le due nuove sub-varianti sfuggono, in alcuni casi, alla risposta anticorpale, colpendo sia guariti che vaccinati (anche se chi è immunizzato è protetto dalla malattia severa).

In un’intervista rilasciata all’Adnkronos il direttore del Laboratorio di microbiologia e virologia dell’università Vita-Salute San Raffaele di Milano, Massimo Clementi, ha spiegato:

«Le sotto-varianti Omicron 4 e 5 hanno una straordinaria capacità di diffusione. Sebbene questa non sia una novità, perché le varianti si sono sempre distinte per il fatto di diffondersi sempre di più, l’aspetto invece relativamente nuovo è che in qualche modo tendono a sfuggire anche alla risposta anticorpale precedente».

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Rischio nuova ondata in Italia?

Nonostante l’abbandono delle restrizioni con l’arrivo della bella stagione il virus continua a circolare imperterrito. Non dobbiamo quindi stupirci se i numeri dati dai bollettini quotidiani non sembrano scendere. L’allarme arriva anche dal noto virologo Pregliasco, che in un’intervista a La Stampa ha dichiarato:

«La crescita delle reinfezioni può sembrare marginale in questa fase ma prova che la pandemia non è finita e che dopo l’estate potrebbe tornare preoccupante». 

Il rischio di una nuova ondata non è del tutto escluso, anzi. Con l’arrivo delle nuove varianti sempre più infettive il rischio si fa sempre più concreto. Non è il caso, dunque, di abbandonare del tutto quelle misure di sicurezza che ci hanno fatto “compagnia” per due interi anni. 

 

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