Da una parte il ritorno alla normalità, il Green Pass che sembra superato e le mascherine sempre meno obbligatorie, dall’altra il virus che, con le sue varianti e sotto-varianti, continua a correre. Perché la pandemia, e lo dimostrano i casi positivi giornalieri, non si può dire ancora sconfitta. Anzi, c’è chi sta pensando a un vaccino anti-Omicron, la mutazione più contagiosa e rapida nella diffusione, da somministrare a tutti dal prossimo settembre. A dirlo Giorgio Palù, presidente dell’Aifa, in una recente intervista alla Stampa.
La quarta dose di vaccino per tutti a settembre?
“Dobbiamo avere fiducia nei vaccini attuali contro il Covid – ha spiegato il virologo – che proteggono ancora molto bene verso la malattia grave, e sperare nella ricerca affinché produca per l’autunno dosi aggiornate e farmaci sempre più efficaci”.
Il presidente, poi, ha sottolineato come l’Ema abbia ricordato che “per l’intera popolazione bisogna puntare su vaccini aggiornati alle varianti e sotto-varianti circolanti, oltre a cercare nel lungo periodo un vaccino polivalente contro tutti i coronavirus”. Al momento, infatti, chi può fare la quarta dose (over 80 e persone fragili tra i 60 e i 70 anni) riceve il vaccino ‘classico’, quello arrivato lo scorso anno e preparato con il coronavirus originario di Wuhan. Un vaccino fondamentale che previene la malattia grave, ma che sembrerebbe essere poco efficace contro la variante Omicron. Da qui, quindi, le sperimentazioni per un siero anti-Omicron, ma tutte le valutazioni saranno posticipate a settembre. Quando, secondo l’esperto Palù, il virus a ‘ottobre tornerà forte’. Eppure, in attesa di capire cosa accadrà, se la quarta dose sarà rivolta a tutti i cittadini, la campagna vaccinale prosegue perché gli anziani e i fragili vanno tutelati.