Roma. Ad un passo dalla vittoria: avevano fatto tutto come da piano. Il grimaldello aveva funzionato e, una volta dentro, la razzia di tutto quello che avevano trovato all’interno era stata soddisfacente, soprattutto per la presenza di gioielli. Nell’agitazione del momento, avevano messo completamente a soqquadro la casa. Dopo aver riposto tutto accuratamente all’interno delle loro tasche, alla buona, mancava solamente il passo finale: la fuga.
Furto in casa andato male, nel quartiere Prati
Alle volte, però, la dea bendata si aggira inconsapevole tra gli uomini e decide di gettare n po’ di sfortuna a casaccio. Anche se, a dire il vero, questa volta sembra più una questione di karma. Ad ogni modo, i rapinatori non hanno avuto fortuna. Proprio in quel momento, appena iniziata la loro fuga dall’appartamento, una voltante dei Carabinieri transitava in zona e non ha potuto fare a meno di notare i loro movimenti maldestri e sospetti in piena notte.
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La volante dei Carabinieri di passaggio
Erano in transito nel quartiere Prati, precisamente nei pressi di viale delle Milizie, quando qualcosa di inconsueto ha destato improvvisamente la loro attenzione: 3 individui che uscivano frettolosamente da un condominio, cercando di allontanarsi il più possibile. Così, i Carabinieri della Compagnia Roma Centro non ci hanno pensato due volte, ed hanno deciso di fermarli per un controllo.
Il controllo sui 3 soggetti
Ogni sospetto, poi, si concretizzato. Negli indumenti dei 3 soggetti perquisiti, due 33enni e un 51enne, originari della Georgia, i militari hanno trovato alcuni gioielli, un accendino d’argento, un mazzo di chiavi “bulgare” e grimaldelli. Un’oggettistica davvero insolita per chi viene ‘‘beccato” a correre nella notte in un quartiere centrale. Tutte buone ragioni, insomma, per estendere i controlli e vederci più chiaramente.
Avevano appena compiuto un furto in un’abitazione del quartiere
I successivi accertamenti hanno consentito, infine, di appurare la reale dinamica dei fatti: i 3 soggetti, qualche istante prima avevano forzato la porta d’ingresso di un appartamento situato al primo piano ubicato all’interno dello stabile dove sono stati visti uscire poco prima dai militari, avevano messo a soqquadro alcune stanze e avevano rubato i gioielli rinvenuti.