Roma. Il traffico di rifiuto illecito e il relativo smaltimento con metodo poco ”ortodossi” sono un problema vivo nel nostro territorio, soprattuto nella Capitale, dove di recente è stato riscontrato un vero e proprio incremento dei crimini condotti in tal senso che non fanno altro che danneggiare l’ambiente, oltre che l’economia del territorio. Oltre a ciò, anche il numero di attività abusive, senza permessi né regolamentazioni è fuori controllo.
Il problema dell’abusivismo nella Capitale
L’abusivismo è dilagante, e spesso le attività di cimentano in operazioni per cui non hanno permessi o le conoscenze per poter poi condurle in maniera corretta. Per non parlare, poi, dei rifiuti da queste prodotti: scaricati abusivamente o dati alle fiamme. Per questo motivo è stata potenziata la vigilanza su una serie di attività del settore delle officine meccaniche, carrozzerie, nonché gommisti e autolavaggi.
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Intervento a Corso Francia
L’ultimo intervento segnalatoci è stato eseguito proprio ieri, in zona Corso Francia, da parte degli agenti della Polizia Locale del XV Gruppo Cassia. I caschi bianchi, in questa occasione hanno rilevato l’abuso in atto da parte di un’ attività di autolavaggio, il cui gestore esercitava irregolarmente anche come officina di riparazione di autoveicoli.
Il responsabile è un cittadino di nazionalità straniera di 38 anni, è stato sanzionato per un totale di oltre 5.500 euro. Successivamente, poi, gli operanti hanno proceduto al sequestro di tutte le attrezzature utilizzate per lo svolgimento dell’attività non autorizzata.
Scarico illecito di acque in fogna: nei guai un autolavaggio
Ma non è tutto: c’è stato un altro intervento effettuato questa volta dalle pattuglie del XIV Gruppo Monte Mario, in zona Medaglie D’Oro. Qui i caschi bianchi hanno scoperto un autolavaggio che, a seguito di accurate verifiche, è risultato privo delle autorizzazioni previste per lo scarico delle acque reflue industriali, con un allaccio diretto in fogna, senza dispositivi di filtraggio.
Dipendenti a ”nero”
Per tale ragione, l’attività è stato posto sotto sequestro dagli operanti, in attesa degli adempimenti da parte degli uffici competenti. A tutto ciò si aggiunge che gli agenti hanno trovato all’interno della medesima attività anche 4 cittadini di nazionalità straniera, privi di permesso di soggiorno e senza regolare contratto di lavoro.