Nonostante si senta sempre meno parlare di Covid-19, gli esperti suggeriscono di non abbassare la guardia. La variante Omicron -con le sue sottovarianti-, causa principale dell’impennata di casi a cavallo tra il 2021 e il 2022, potrebbe mettere a rischio l’immunità di gregge raggiunta grazie ai vaccini.
Le sotto-varianti, in particolare Omicron 4 e Omicron 5, presentano delle caratteristiche nuove tra cui la possibilità di reinfettare chi è già stato contagiato.
L’immunità di gregge è a rischio con Omicron 4 e 5?
Il periodo di convivenza con il virus sembra essere definitivamente iniziato. Con il parziale allentamento delle restrizioni il Covid sembra non essere più un problema. Il vero problema, dicono gli esperti, sarà gestire le future vaccinazioni per proteggersi dalle prossime varianti.
L’immunità di gregge, dunque, vacilla. Le varianti di Omicron- chiamate BA.4 e BA.5- negli altri paesi stanno facendo sentire molto la loro presenza attraverso l’aumento vertiginoso dei casi. Il rischio di infettarsi nuovamente è molto alto, in quanto BA.4 e BA.5 sono capaci di reinfettare chi è stato già infettato da Omicron.
Cosa ne pensano gli esperti
Alcuni scienziati giapponesi hanno affermato che Omicron 4 e Omicron 5 sono da considerarsi come varianti a sé. La loro percentuale di trasmissibilità è del 25% e del 10% superiore a quella di Omicron.
Il vero problema, quindi, ricade sulla copertura vaccinale. Gli effetti sono ancora tutti da valutare in quanto per queste varianti il vaccino potrebbe non essere sufficiente. Ma, almeno per il momento, restano tutte ipotesi. E la campagna vaccinale, anche in Italia, deve proseguire perché il vaccino resta l’unica arma a disposizione per sconfiggere (si spera una volta per tutte) il virus.
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