Il DiCCAP – Dipartimento Autonomie e Polizie Locali, ha indetto per lunedì 22 giugno 2015 dalle 13 alle 14 nella sala conferenze della biblioteca comunale, l’assemblea del personale precario del Comune di Pomezia. Interverranno gli Avvocati Pecorilla, Negroni e Bruni che hanno sinora difeso i lavoratori ottenendo 21 sentenze di condanna al Comune di Pomezia a ricostituire i rapporti di lavoro con contratti a tempo indeterminato.
“L’assemblea – spiega Michele Gregis, coordinatore del DiCCAP locale – è dedicata sia ai lavoratori che hanno già instaurato i contenziosi legali per la trasformazione dei contratti di lavoro secondo le condizioni fissate nei bandi pubblici del Comune di Pomezia, che a coloro che ancora non hanno intentato le cause ma vogliono valutare l’opportunità di farlo. Il Comune di Pomezia ha recentemente deliberato per la proroga dei contratti del personale a tempo determinato vincitore di concorso, con i contratti in scadenza alla fine di giugno ed inizio di luglio. Ha anche approvato un piano triennale occupazionale che non prevede trasformazioni di contratti per il personale già in servizio nel 2015 (1 assistente è già stata assunta a gennaio). Per il 2016 prevede l’assunzione di 3 geometri (tra cui la prima in graduatoria che già vinto le cause fino al consiglio di stato ed ora è giunta al giudice del lavoro), 1 impiegata contabile e 1 impiegata amministrativa, 1 assistente sociale (nuova assunzione); per il 2017 1 assistente sociale (nuova assunzione), 1 impiegata amministrativa, 1 impiegata contabile ed 1 agente di Polizia Locale. In un triennio quindi solo una piccola parte degli oltre 110 aventi diritto avrà quello che era previsto nei bandi di concorso. Gli impiegati amministrativi e contabili continueranno a lavorare part time anziché full time come previsto dal bando e sentenziato dai giudici del tribunale del Lavoro di Velletri. Per la graduatoria delle categorie protette non è prevista alcuna assunzione ed il bando è stato privato di efficacia in seguito ad una ricognizione dell’atto, effettuata dalla dirigente del personale che lo aveva emesso pochi anni fa”.
Per Gregis, dunque, “L’Amministrazione Comunale ha quindi risolto solo in parte la problematica del personale precario, pur riconoscendo il principio fondamentale del diritto soggettivo all’assunzione a tempo indeterminato proclamato dai giudici e dal parere della funzione pubblica. Il Comune ha prorogato i contratti a tempo determinato, finalizzandoli all’assunzione a tempo indeterminato, ma in tempi e modi che secondo gli attuali parametri del turn over, sarebbero forse ultradecennali (alla determina emanata dal Settore personale non è allegato il prospetto nominativo menzionato nella stessa). Riteniamo quindi necessario un ulteriore confronto con gli Avvocati per verificare se e come continuare ad affidare la conclusione della vicenda ai giudici. Ad oggi i dipendenti hanno ottenuto il diritto a mantenere il posto di lavoro ed è certamente un grande risultato, ma, tanto per fare una considerazione pratica, se si recassero in banca per un mutuo, non avrebbero in mano un contratto a tempo indeterminato, bensì uno da precari. Resta l’auspicio che tutte le forze politiche locali facciano un ulteriore sforzo per una risoluzione strutturale della problematica che ormai è in piedi da due consiliature, che ai lavoratori causa danni evidenti, che finora è costata al Comune oltre 700.000 Euro tra legali e condanne alle spese, ma che in prospettiva potrebbe costare alle casse comunali circa 4 milioni di Euro secondo una stima approssimativa per difetto”.
Pomezia, lavoratori precari ancora part-time: proseguono le cause legali
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