Prima lo spogliarello, poi il tuffo nella fontana, mentre gli amici lo riprendono con gli smartphone. Succede, neanche a dirlo, a Roma. Stavolta teatro dell’ennesimo sfregio ai monumenti storici della Capitale è Piazza Navona.
Il bagno nella fontana in piena notte
E’ piena notte. Quattro ragazzi si avvicinano alla Fontana del Nettuno, all’estremità settentrionale della piazza. Uno di loro si spoglia, resta con un paio di boxer. Gli altri indossano felpa e jeans. Entra nella fontana, spavaldo. Gli amici lo riprendono con gli smartphone. Le sue gesta verranno poi passate nelle chat per mostrare la “figata”.
Non sanno già c’è qualcun altro che li sta riprendendo. E che manderà il video a Welcome to Favelas. Il ragazzo in mutande si sbraccia, si esalta. “Aho’!”, Gli amici dicono “Che stai a fa’!” e intanto riprendo. Lui li schizza con l’acqua, poi mette le braccia in alto, in segno di onnipotenza. Il video finisce. Ma non la serata brava dei quattro ragazzotti. Peccato che nessuno delle forze dell’ordine li abbia visti. Un altro scempio alla bellezza e all’arte, fatto da persone che nel compiere queste azioni probabilmente accendono il telefono ma non il cervello.
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I precedenti
Ultimamente sembra che si faccia a gara a chi ne combini di peggio. Tuffi nelle fontane, arrampicate sui monumenti. E poi ovviamente c’è chi fa i bisogni in strada, chi cammina nudo e prende pure la metro e chi brucia i cassonetti. Nessuna regola, nessuna legge. Scene di ordinario degrado a cui rischiamo di abituarci. E a cui tutti, a partire dagli stranieri in visita a Roma, sono talmente abituati da sentirsi in diritto da fare come vogliono. Anzi, ancora di più. Tanto loro neanche pagano i danni. Chi li rintraccia più, una volta tornati nei loro paesi? Senza contare