L’ha massacrata di botte e ha devastato il negozio, spaccando una vetrata e distruggendo i mobili. Tutto davanti agli occhi di una coppia di clienti, che assistevano esterrefatti alla scena e cercavano di bloccarlo, senza riuscirci. I due, vista la mal parata, hanno quindi chiamato la polizia. E’ successo a Genzano, ai Castelli Romani. Teatro dell’ennesimo episodio di violenza contro le donne un centro di tatuaggi. Vittima una ragazza di 34 anni, che fino a qualche settima fa aveva avuto una relazione di circa 5 mesi con l’uomo che l’ha selvaggiamente picchiata.
La violenza inaudita nel negozio
L’uomo è entrato nel negozio dove la ragazza, esperta tatuatrice, è titolare, in via XXV Aprile. La giovane stava lavorando e nell’esercizio commerciale in quel momento c’erano due persone. Erano le 17:00. L’uomo, 43 anni, ha iniziato a urlare, facendo riferimento a una discussione che i due avevano avuto poco prima. Il 43enne non si era rassegnato al fatto che la ragazza lo avesse lasciato, qualche settimana prima. L’uomo, che ha diversi precedenti alle spalle, non voleva arrendersi. E pretendeva che la donna tornasse con lui. Alle sue condizioni.
Gridando ha iniziato a insultarla. Poi, nonostante ci fossero dei clienti, ha preso a colpirla con calci.e pugni. Una raffica di colpi che hanno “atterrato” la ragazza, mettendola ko. Non contento, si è diretto verso il computer della sua ex, per andare a controllare se ci fosse qualcosa che potesse indicare di un nuovo amore. Voleva vedere i suoi file privati. Si è quindi impossessato del suo pc. Ma prima ha devastato il negozio. Si è accanito contro la vetrata, distruggendola, danneggiato la scrivania e alcune suppellettili.
Il tentativo di fuga
Poi l’uomo ha tentato la fuga. Ma la polizia, chiamata dai clienti, è arrivata appena in tempo per acciuffarlo e arrestarlo. Il 43enne si era allontanato, ma non di molto. E’ stato preso nelle immediate vicinanze del negozio. L’uomo è stato arrestato e ora si trova ai domiciliari in attesa del processo che si terrà domani al tribunale di Velletri. La donna, nel frattempo, è stata soccorso dai sanitari del 118 e trasportata in codice rosso al NOC di Ariccia. Lì le hanno riscontrato la frattura di una vertebra, un trauma cranico, oltre a ferite e contusioni in varie parti del corpo. E’ stata ricoverata e la sua prognosi è di almeno 30 giorni.
La testimonianza della vittima
La sua testimonianza ai poliziotti è fondamentale per l’arresto dell’uomo. “Mi chiamava sempre per insultarmi, non mi dava pace”. Ha raccontato agli agenti. Poco prima dell’aggressione, l’uomo l’aveva chiamato. Avevano litigato al telefono intorno alle 15:00. Lui le aveva anche chiesto dei soldi, oltre che tornare insieme. Non voleva arrendersi alla fine della storia e la tormentava. Il suo rifiuto ha fatto scattare la furia e la voglia di vendetta. Fortunatamente nel momento dell’aggressione la vittima non era da sola, altrimenti poteva finire molto peggio. “In precedenza non era mai arrivato a episodi simili, anche se è sempre stato un tipo un po’ turbolento”, ha raccontato la giovane ai poliziotti. E la storia tra i due era finita proprio per il carattere dell’uomo.