Il procuratore regionale del Lazio, Pio Silvestri, ha dichiarato l’intenzione di avviare un’inchiesta contabile con il fine di capire se l’amministrazione capitolina abbia sprecato risorse. Se così fosse, non si sa bene a chi potrebbe ricadere la colpa, se ai dirigenti, alla politica o a chi altro. Silvia Scozzese, assessore al Bilancio, ha parlato di un “equivoco amministrativo che incide particolarmente sul bilancio pubblico, non ancora quantificato”. La Corte dei conti, a tal proposito, sta verificando.
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Si partirà con l’acquisizione della documentazione in Campidoglio
Per accertare l’eventuale spreco di risorse e i probabili colpevoli, il primo passo su cui si punterà sarà la verifica della documentazione in Campidoglio. Quindi i pm puntano a tutti i documenti dell’assessorato, partendo da importi, resoconti, elenchi di morosità, e via dicendo. Scozzese ha poi fatto cenno a “differenze fra multe accertate e multe riscosse”, spiegando come “la riscossione sia un problema endemico della capitale”.
La tassa dei rifiuti in questo momento è “decisiva”, questa vale 1,62 miliardi di accantonamenti in bilancio. I pm dovranno cercare di risolvere il problema partendo dalle negligenze di Roma Capitale.