Lazio, Epatite misteriosa. Nessun allarmismo, si continua a dire dagli enti di monitoraggio nella sanità territoriale, ma l’attenzione rimane alta, anche perché in pochi giorni nella regione Lazio siamo già al secondo caso. Il primo solamente qualche giorno fa: un bambino di soli 5 anni della provincia di Latina curato all’ospedale Santa Maria Goretti e che ora, per fortuna, sta bene, anche se sotto controllo da parte dei medici. Oggi, però, arriva una seconda segnalazione e, ancora una volta, si tratta di bambini.
Scovato dal Seresmi un secondo caso nel Lazio
Proprio dal Seresmi – Servizio Regionale delle Sorveglianze delle Malattie Infettive – arriva la segnalazione sul territorio di un nuovo caso di sospetta epatite acuta ad eziologia sconosciuta in una bambina di 8 mesi. Per fortuna, anche in questo caso, le condizioni della piccola sono stabili e non compromesse. Tuttavia, ciò che inquieta maggiormente l’uomo è proprio quello che non conosce o non riesce a comprendere. Considerando, poi, che in tutta Europa i casi di questa epatite misteriosa stanno progressivamente aumentando in diversi Paesi. In corso, al momento, un approfondimento dell’indagine epidemiologica.
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Le dichiarazioni di D’Amato
Come ha dichiarato anche l’assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato: ”Nessun allarmismo, ma rimane alto il livello di attenzione del Sistema regionale di sorveglianza delle malattie infettive. Si tratta del secondo caso autoctono nella nostra regione”.
L’epatite misteriosa: colpiti i bambini
Come già considerato in qualche altro articolo sul caso, questa tipologia particolarmente acuta di epatite sembra colpire soprattutto i più piccoli. La fascia di età maggiormente a rischio sarebbe quella inferiore ai 10 anni, non solo in Italia, ma in tutta Europa. Sino ad ora nessun caso di epatite è simile questi odierni, e sulla sua eziologia sappiamo davvero ben poco. Tra gli altri Paesi che registrano un numero consistente di casi, anche Irlanda, i Paesi Bassi, la Danimarca, Spagna ma anche Regno Unito.