Prima rubano il portafogli agli anziani e poi usano le carte di credito presenti all’interno per effettuare delle ricariche a terzi ed infine prevelare il denaro contante. Un’azione ben studiata quella messa in atto da due persone che adesso sono accusate di furto, truffa e ricettazione.
A seguito dei controlli, gli investigatori della Polizia di Stato del commissariato Prati hanno dato esecuzione all’ordinanza con la quale il Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Roma( su richiesta della locale Procura della Repubblica) ha disposto misure cautelari personali nei confronti di 2 persone.
Le indagini della Polizia
L’indagine nasce nel luglio scorso da una denuncia presentata presso il commissariato Prati. La vittima ha raccontato che dopo aver subito il furto del portafoglio erano stati fatti dei versamenti dalle sue carte di credito/debito verso una carta Poste Pay.
Partendo da ciò e seguendo il flusso elettronico dei soldi, i poliziotti hanno effettuato una serie di accertamenti e perquisizioni che hanno portato ad ipotizzare che il reato denunciato nei loro Uffici non fosse episodico, ma l’ultimo di una serie più complessa. Le indagini hanno riguardato almeno 26 episodi criminali.
La dinamica dei furti: ‘beccate’ due persone
L’ipotesi investigativa è che 2 persone — in concorso fra loro, ma con ruoli ben distinti — dopo aver rubato i portafogli per lo più a persone anziane ed usando varie tecniche, riuscivano ad utilizzare le carte di credito/debito facendo delle ricariche su Poste Pay intestate a terze persone compiacenti. Fatto ciò, sempre grazie alla complicità degli intestatari delle carte di appoggio, prelevavano il denaro contante portando così a compimento il reato.
Gli elementi raccolti hanno permesso alla Procura di Roma di chiedere ed ottenere dal GIP del Tribunale un’ordinanza di applicazione di misure cautelari a carico di due soggetti.