Spuntano nuovi particolari su quanto accaduto lo scorso 21 aprile a Ladispoli. Dietro l‘efferato gesto di Fabrizio Angeloni — che ha prima accoltellato la moglie e poi ha ferito anche la figlia di soli 17 anni, probabilmente intervenuta per soccorrere la madre— sembrerebbe esserci la sua non accettazione per la fine della relazione con la moglie.
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Tentata strage a Ladispoli: la testimonianza dei vicini
Secondo la testimonianza di alcuni vicini, intervistati dal giornale Fanpage, sembrerebbe inoltre che l’uomo stesse cercando una nuova soluzione abitativa in quanto nell’ultimo periodo viveva dalla madre. L’intenzione di Angeloni era pertanto quella di trasferirsi e — sempre secondo quanto raccontato dai vicini — circa una settimana fa sarebbe avvenuto un nuovo litigio proprio a causa del via vai dovuto dal trasferimento.
Tuttavia l’uomo, come è emerso a più riprese nelle ricostruzioni del terribile accaduto, non aveva messo una definitiva pietra sopra sulla fine storia d’amore con la moglie. ‘Capitava che ritelefonasse alla donna, la quale dal canto suo, gli forniva sempre le medesime risposte’, spiegano i vicini che sempre durante l’intervista sopra menzionata, aggiungono: ‘la situazione era compromessa da tempo ma nonostante ciò Angeloni continuava a gravitare attorno alla palazzina ma niente faceva pensare ad un gesto simile’.