Ancora un paziente zero ma questa volta non si tratta di Covid. A destare preoccupazione in questi giorni sono infatti i casi di epatite acuta registrati in alcuni bambini. L’origine di questa forma di epatite è sconosciuta, non appartiene infatti a quelle note, e sembra essere piuttosto aggressiva.
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Epatite acuta: colpito un bambino della provincia di Latina
Come accennato, c’è un paziente zero. Il primo caso di epatite acuta pediatrica sconosciuta è stato registrato nel Lazio e fortunatamente il piccolo paziente sta bene, è stato dimesso ed è ora sottoposto ai controlli di routine. Si tratta di un bambino di 5 anni della provincia di Latina, curato all’ospedale Santa Maria Goretti. Questo caso se da un lato crea una certa, comprensibile apprensione per la nuova patologia dall’altro, permette di effettuare alcune preziosi considerazioni.
In primo luogo se la natura virale dell’epatite dovesse esser confermata il virus non sembrerebbe essere particolarmente contagioso. Per quanto riguarda invece l’origine della patologia al momento rimane sconosciuta ma non si esclude che possa esser causata da un adenovirus.
Tuttavia, come dicevamo, ci sono alcune buone notizie per quel che riguarda la contagiosità. Il caso del bambino pontino evidenzia infatti che questa forma di epatite non sembrerebbe particolarmente contagiosa. Infatti il piccolo prima di essere ricoverato frequentava l’asilo, luogo nel quale non si usano le mascherine, e nessuno dei suoi compagni si è contagiato.
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La situazione nel mondo
L’allarme sul diffondersi di questa forma di epatite di origine sconosciuta è scattato anche a livello mondiale. Infatti l’Organizzazione Mondiale della Sanità sta monitorando attentamente l’evoluzione della situazione. I primi casi della patologia si sono registrati a gennaio nel Regno Unito, per poi diffondersi in tutto il mondo. Attualmente i casi complessivi registrati in Gran Bretagna sono all’incirca 74.