Scandalo al Liceo Montale, ora parlano i docenti. La preside, accusata di aver avuto una relazione con uno studente, ha trovato comprensione e conforto nei suoi colleghi che hanno preso, a spada tratta, le sue parti definendola “coraggiosa” poiché, nonostante tutto, non ha mai tralasciato il suo lavoro. Per questo i colleghi della preside, Sabrina Quaresima, hanno scritto una lettera invitando l‘Ufficio scolastico regionale del Lazio ad effettuare ciò che reputa più opportuno.
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La lettera dei docenti
Lo scandalo che da circa quattro settimane sta rivestendo il liceo Montale di Roma non sembra voler cessare. Dopo le mille critiche e cattiverie nei confronti della dirigente scolastica, i suoi colleghi hanno deciso di scrivere una lettera per salvaguardare e difendere la preside e l’istituto. “Vogliamo fermamente dissociarci e biasimare sia il clamore che ha amplificato un pettegolezzo non provato, sia il persistere di azioni persecutorie nei confronti della nostra dirigente scolastica, nella cui condotta non è stata riscontrata, da parte dell’Ufficio scolastico, alcuna violazione del codice disciplinare”. Il gruppo di docenti continua, nella lettera: “Ci stringiamo alla dirigente apprezzando il coraggio con cui ha affrontato questo periodo molto duro, senza mai trascurare i propri impegni lavorativi a favore di tutta la comunità scolastica e offrendo sempre disponibilità all’ascolto”.
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L’obiettivo dei docenti
I professori sono entusiasti per il buon esito dell’ispezione ma anche rammaricati. Perché “qualcuno cerca di impedire alla scuola di proseguire la sua tranquilla attività e di continuare a richiamare un’attenzione morbosa nei confronti dell’istituto attraverso scritte sui muri”. Quest’ultime hanno lo scopo di “infangare la dignità personale e professionale della dirigente. Oltre che a compromettere la serenità dell’ambiente scolastico”, prosegue il gruppo di docenti. Ciò che i docenti sperano fortemente è che “Il liceo Montale continui a essere menzionato quale istituto di eccellenza del territorio e a offrire agli studenti un valido percorso formativo. Questo nel segno della inclusività e delle buone pratiche educative”. Per questo, il gruppo di docenti invita l’Ufficio scolastico regionale del Lazio a intraprendere le azioni che riterrà più opportune. Per “evitare che il nostro Liceo continui ad essere oggetto di vandalismo da parte di soggetti ignoti con interessi evidentemente diversi da quelli educativi caratteristici di un’istituzione scolastica”.