Lazio. Da qualche tempo sta circolando in Europa uno strano e misterioso caso di epatite acuta, che sembrerebbe colpire prevalentemente i bambini nelle disparate nazioni del continente. Certo, perché il Covid non bastava. Non bastavano oltre due anni di sacrifici, contagi e bollettini dall’esito drastico. Ora arriva anche un’epatite di cui, tra l’altro, sappiamo davvero poco.
I primi casi in Europa
Facendo una somma delle segnalazioni che erano giunte pochi giorni fa, tra Inghilterra, Scozia, Galles e Irlanda del Nord si erano registrati oltre 70 casi. Un dato altissimo, data la presunta pericolosità del malanno e considerata la fascia di pazienti coinvolti, ma comunque ancora troppo basso per trarre conclusioni scientifiche a riguardo. Ciò che si è temuto in questi giorni, si è concretizzato nelle ultime ore, stando alle dichiarazioni che arrivano direttamente dalla Regione Lazio. E cioè, anche in Italia sono arrivati i primi casi.
L’epatite misteriosa nella Regione Lazio
In Italia, e nel Lazio. Infatti, nelle ultime ore è stato individuato un caso sospetto di epatite sconosciuta. Proprio Alessio D’Amato, Assessore alla Salute della Regione, durante il suo intervento di oggi lo ha confermato: “Si tratta di un caso senza alcuna conseguenza di cui si sta occupando l’Istituto Spallanzani. Si sta procedendo con esami di metagenomica – ha spiegato nella sua nota odierna. Poi ha aggiunto: ”Ci vorranno certamente analisi approfondite per stabilire le cause, ma non c’è stata nessuna complicanza per il paziente che ora sta bene”.
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La situazione al momento in Italia
Solamente fino a qualche giorno fa, nel nostro Paese non erano ancora giunti casi o segnalazioni sull’epatite misteriosa che sta circolando in Europa. Nella giornata di ieri, però, le cose hanno preso una piega differente, quando un bambino di 3 anni di Prato per un caso di epatite acuta è stato trasportato d’urgenza all’ospedale Bambino Gesù di Roma. Oltre al piccolo paziente, c’erano in giro in Italia altri 7 casi sospetti, ancora non confermati. Ora, però, che l’attenzione sembrerebbe essersi rinforzata su tali casi, il numero è in aumento anche in queste ore. Anche la Lombardia ha registrato i casi di due bambini con lo stesso quadro clinico che, fortunatamente, non sembrano essere in pericolo di vita.
A rischio i bambini sotto i 10 anni
Ad essere particolarmente a rischio, stando a primi dati a disposizione dei centri di monitoraggio, sarebbero proprio i più piccoli, bambini di età tendenzialmente inferiore ai 10 anni in Italia ed Europa. Si tratta di un tipo di epatite particolarmente acuta, che non era mai stata registrata e di cui sappiamo ben poco al momento. Gli altri Paesi presi di mira sono Irlanda, i Paesi Bassi, la Danimarca, Spagna ma anche Regno Unito. I casi aumentano, ma le cause rimangono avvolte nell’ombra. Ci vorrà tanta ricerca, e la situazione è costantemente monitorata dall’Oms.