Sarebbe dovuta essere una giornata di Pasquetta spensierata, tra amici, indimenticabile dopo due anni di pandemia e restrizioni. E invece, per una ragazzina di appena 15 anni quel lunedì di festa si è trasformato in un incubo perché quegli amici, che almeno lei credeva tali, l’hanno violentata in gruppo. L’ennesima pagina di violenza, ancora una giovane stuprata.
La festa a casa con gli amici, poi la violenza sessuale
Come racconta il Messaggero, la ragazzina, approfittando dell’assenza dei genitori, avrebbe organizzato una festa a casa, in zona Farnesina, a pochi passi da Ponte Milvio. Nessuna scampagnata al parco, nessuna gita fuori porta, l’intenzione era stare insieme, divertirsi, ascoltare la musica, ballare. Fare quello che a 15 anni è giusto e si deve fare. E invece, stando al racconto della vittima, tutto sarebbe partito inizialmente come un gioco: tre ragazzini si sarebbero appartati con lei, gli altri con l’amica, anche lei minorenne.
Ma la situazione presto è degenerata, il controllo si è perso e la 15enne si sarebbe ritrovata addosso più persone, stuprata così dal branco di amici, che lei stessa aveva invitato a casa. All’indomani di quel giorno di festa, la ragazza ha raccontato tutto ai genitori, è andata in ospedale, al pronto soccorso dell’ospedale San Pietro sulla via Cassia, dove i medici l’hanno visitata. Al momento pare che non abbiano trovato segni evidenti sul corpo della ragazzina, ma le indagini sono in corso per capire se qualcuno le abbia dato o meno la droga dello stupro, magari mischiata con un drink.
Chi sono i molestatori
Chi indaga ora sta cercando di ricostruire quello che è accaduto e tutta l’attenzione della Squadra Mobile è su almeno 7-8 giovani, tutti minorenni che avrebbero partecipato al party. I ragazzi avrebbero tutti cognomi stranieri, ma sarebbero nati in Italia e ora è da chiarire la loro versione, il loro ‘ruolo’.
C’è chi, spiega il quotidiano romano, è pronto a sostenere che la minore fosse consenziente e chi, invece, non perde tempo a dire che si sia inventata tutto. Ora bisogna prendere in considerazione tutti gli elementi, passarli a setaccio e ricostruire quel lunedì di festa, che la 15enne ricorderà come un incubo.