Occhio all’acqua che proviene dal rubinetto di casa! Come se già i pericoli costanti e quotidiani non fossero già abbastanza oggigiorno. A quanto pare sarebbe concreta l’ipotesi di un rischio salmonella anche attraverso l’acqua che sgorga direttamente dai nostri lavandini. La dissenteria è l’incubo e il problema che stanno vivendo in questi giorni i cittadini di Arsié, al confine tra Veneto e Trentino, dove già sono arrivate le autobotti.
Possibile salmonella anche nell’acqua: ecco dove
La questione, così come riporta anche la testata Leggo, riguarda, almeno per il momento, solamente il capoluogo e non le frazioni. Le indagini di queste ore continuano, con l’obiettivo di scovare la ragione che ha comportato il problema nel capoluogo e non le frazioni.
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La scoperta del batterio durante i controlli
La temibile scoperta del batterio responsabile della salmonella, sarebbe avvenuta nel corso di alcuni controlli periodici sulla qualità dell’acqua compiuti dal Bim Gsp, la società che gestisce il servizio idrico integrato in provincia di Belluno. Parallelamente a questa scoperta, inoltre, c’è stato anche un aumento dei casi di dissenteria in zona, il che la dice lunga sulla questione. Per ora, comunque, non si sa con certezza se i due fenomeni siano collegati o meno. Di fatto, il problema della dissenteria potrebbe legarsi anche banalmente a una semplice influenza intestinale.
Le analisi e i dettagli al momento
Inevitabilmente, le indagini sui campioni d’acqua dovranno ripetersi nelle prossime ore per una maggiore chiarezza sulla questione. Tuttavia, se il dato dovesse essere confermato, si dovrà immediatamente procedere a svuotare tutte le vasche e disinfettarle. Dopodiché, si potrà riavere nuovamente l’acqua solamente dopo una settimana. Intanto che le risposte certe arrivino, l’Amministrazione comunale ha chiesto alla popolazione di non utilizzare l’acqua dell’acquedotto negli alimenti. Ragion per cui, a partire proprio dagli scorsi giorni i cittadini si starebbero rifornendo dalle autobotti.