Marino: «Finalmente si scrive la parola fine sulla vicenda degli accessi in spiaggia».
«I varchi pubblici di accesso al mare devono restare aperti. Il Consiglio di Stato, in due distinte ordinanze, ha respinto l’istanza cautelare presentata da due operatori balneari che si erano appellati contro il provvedimento predisposto dal Campidoglio, che impone la rimozione dei cancelli che ostruiscono l’accesso libero alla spiaggia. È stata così premiata la linea difensiva dell’avvocatura del Campidoglio, guidata dall’avvocato Rodolfo Murra». Lo comunica, in una nota, il Campidoglio.
Scrivono i giudici amministrativi che «costituisce clausola necessaria del provvedimento concessorio l’obbligo per i titolari delle concessioni di consentire il libero e gratuito accesso e transito, per il raggiungimento della battigia antistante l’area ricompresa nella concessione, anche al fine di balneazione».
L’ordinanza ricorda inoltre che «le norme del vigente Piano di utilizzazione degli arenili di Roma Capitale, prevedono che dovrà essere lasciato libero sul confine fra due concessioni un corridoio di non meno di 2 metri per permettere l’accesso libero».
I due soggetti ricorrenti sono stati condannati a versare 3.000 euro ciascuno al Campidoglio per le spese sostenute nella fase cautelare.
“Finalmente a Ostia si scrive la parola fine sulla vicenda degli accessi al mare, riconoscendo, una volta per tutte, la legittimità dell’azione di questa amministrazione. Ora gli stabilimenti Marechiaro e Rotonda, soccombenti in giudizio, non solo dovranno ripristinare nuovi accessi al mare, ma anche pagare le spese processuali”, ha commentato il sindaco Ignazio Marino
Massimiliano Gobbi