Sono scesi in protesta stamattina gli studenti dell’Istituto Cine-tv Rossellini per manifestare solidarietà ad una loro compagna oggetto di presunte molestie da parte di un collaboratore scolastico. Un fatto su cui sono in corso accertamenti e sul quale la scuola si è attivata per fare chiarezza. Intanto però i ragazzi e le ragazze della succursale di Via Libetta hanno organizzato stamattina un sit-in davanti a scuola al grido “la scuola deve tutelarci“.
Giovane studentessa molestata al Rossellini
A denunciare i fatti è stata una studentessa che sarebbe rimasta vittima di molestie da parte di un bidello mentre si trovava in palestra. Da quanto si apprende la ragazza è stata ascoltata più volte per ricostruire l’accaduto.
La nota della scuola
«L’azione sistemica posta in essere dall’Istituto è sempre stata, ed è, quella di prevenire qualsivoglia episodio di discriminazione e di violenza, sia fisica che verbale», si legge in una nota diffusa dalla scuola. «In considerazione delle comunicazioni social, attraverso le quali si denuncia una molestia in danno di una studentessa dell’Istituto, si comunica che è in atto una azione interna per l’accertamento dei fatti e di eventuali responsabilità personali. Contestualmente, si rappresenta che è stata effettuata opportuna informativa all’Autorità di Polizia, per gli adempimenti di competenza».
Leggi anche: Anzio, 13enne pestata a sangue a scuola: naso rotto e viso livido
Mentre proseguono gli accertamenti su quanto accaduto – con i fatti che, qualora confermati, sarebbero gravissimi – gli alunni stamattina si sono dati appuntamento davanti alla scuola come detto. Il picchetto era già stato annunciato ieri e ha raccolto la solidarietà di studenti di tanti collettivi studenteschi (Argan, Leviciviltà, Artemisia, ecc.). I ragazzi, con megafoni e striscioni, hanno manifestato la volontà di “essere tutelati” e “di non voler passarci sopra”. «Contro la violenza sistemica e di genere la scuola deve tutelarci», recita uno striscione in strada.
Le storie e le foto sui social
Il tutto è stato ampiamente documentato sui canali social dei movimenti studenteschi, come quello del Collettivo Brancaleone attraverso delle stories Instragram. «E’ inammissibile non sentirsi al sicuro nella propria scuola», si legge in un post. Alcuni studenti si sono tinti la mano di rosso e commentato con l’hashtag “#nonpassiamocisopra”.