Pensione di reversibilità, la corte Costituzionale e alcune riforme confermano importanti novità riguardo i requisiti per ottenere la reversibilità destinata ai familiari superstiti di un pensionato deceduto. Da questo momento, non solo le mogli vedove riceveranno la pensione indiretta, bensì per la prima volta verranno coinvolte anche una serie di persone che prima erano escluse.
Chi riceve la pensione indiretta
La prima figura a ricevere la pensione di reversibilità è sicuramente il “coniuge superstite“, il quale se identificato come erede unico potrà beneficiare del 60% dell’assegno. Questa percentuale diminuisce se, oltre al marito o alla moglie, sono presenti altri familiari oppure se il reddito annuo supera il limite previsto.
Le novità più importanti riguardano però i divorziati e i separati. Per il primo caso, notizia riportata da Il Sole 24 Ore, questi hanno il diritto assoluto alla reversibilità ammesso che non si sono risposati. Nel caso contrario invece, l’assegno dovrà essere diviso tra l’ex e il nuovo coniuge in riferimento alla durata dei matrimoni e al reddito delle parti.
Per i separati, l’Inps ha deciso che la pensione indiretta debba essere assegnata anche alla persona senza diritto agli alimenti e con addebito. Questo significa che tutti i separati sono considerati sullo stesso livello e che, da questo momento, a chi è stata respinta la domanda per la pensione di reversibilità ha diritto di un riesame.
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I figli
Vengono presi in causa anche i figli legittimi, naturali, dichiarati e adottivi. La pensione indiretta può andare loro a patto che siano:
- minorenni inabili al lavoro
- maggiorenni fino a 21 anni iscritti a corsi professionali o studenti
- 26 anni iscritti all’università
A pari condizioni vengono considerati anche i nipoti a carico come sostentamento continuativo.
Pensione di reversibilità: chi altro può beneficiarne?
Se il coniuge o gli eventuali figli non fossero in vita, la pensione indiretta andrebbe ai genitori o ai fratelli celibi e alle sorelle nubili a carico over 65 che non hanno la pensione. Tuttavia, i conviventi e chi usufruisce altri assegni pensionistici non può ricevere alcuna reversibilità.