Prima aggredivano alle spalle le vittime, poi con minacce e violenze le derubavano. Le rapine andavano ormai avanti da diverso tempo e ad agire erano due cittadini stranieri: un 33enne magrebino e un 39enne tunisino, identificati e fermati dalla Polizia a seguito di una lunga e complessa indagine.
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Numeri le rapine effettuate dai due stranieri
Dalla metà del mese di marzo erano state perpetrate numerose rapine in danno di passanti da parte di persone di sesso maschile, la cui etnia era presumibilmente riconducibile al medio oriente e al nord africa. Il modus operandi attuato era sempre lo stesso: gli autori delle rapine, approfittando di alcune circostanze di tempo e luogo, aggredivano alle spalle le proprie vittime e, con minaccia e violenza, si impossessavano di tutti i loro averi.
Il 18 marzo scorso, dopo l’ennesima rapina ai danni di una donna di origine straniera, grazie anche all’individuazione fotografica da parte della vittima, gli investigatori, riusciti a risalire all’identificazione del 33enne magrebino, in Italia senza fissa dimora, lo avevano sottoposto a fermo accompagnandolo in carcere.
Rintracciato dagli agenti mostra un documento di identità falso
Il 6 aprile scorso durante un servizio dedicato proprio al rintraccio del complice del 33enne, i poliziotti lo hanno rintracciato davanti ad un bar in via Palmiro Togliatti. Nel corso dell’identificazione il soggetto ha fornito false generalità, esibendo un documento di identificazione, che, dopo un accurato controllo, è risultato essere stato contraffatto.
Tutti gli elementi investigativi acquisiti, insieme ad una esatta ricostruzione delle dinamiche, anche grazie alle testimonianze delle varie vittime e attraverso l’individuazione fotografica, hanno consentito di attribuire all’uomo numerosi episodi criminosi. Gravemente indiziato di rapina in concorso, nonché di possesso e fabbricazione di documenti falsi, è stato sottoposto a fermo e accompagnato in carcere. Entrambi i fermi sono stati convalidati.