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Roma, lo storico mercato dei fiori cambia sede: sarà sulla Togliatti

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Il mercato dei fiori di via Trionfale cambia sede

Lo storico mercato dei fiori di via Trionfale cambia sede. L’amministrazione di Roma Capitale è infatti pronta a varare il trasferimento dell’attività che si sposterà nella sede del centro Carni sulla Palmiro Togliatti. 

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Il Mercato dei Fiori cambia sede: le motivazioni

Le motivazioni dello spostamento sarebbero riconducibili a questioni legate alla sicurezza sia dei cittadini sia degli stessi operatori. Infatti, con il passare del tempo sono venuti meno i necessari lavori di manutenzione, assenza che ha determinato disfacimenti sempre più gravi: vetrate divelte mai sostituite, infilrazioni nel tetto che con la pioggia bagna ogni cosa, impianti di aerazione feri; oltre agli strutturali cedimenti, piccoli e grandi, delle stessa struttura. 

Anche per questo fuori del mercato ci sono degli spazi interdetti per i passanti in quanto potenzialmente pericolosi. Alla luce di ciò lo storico mercato andrebbe chiuso ma l’amministrazione di Roma Capitale si è messa al lavoro per cercare una soluzione. 

Le parole di Andrea Alemanni

‘Il mercato dei fiori non può chiudere o essere cancellato’ afferma il Presidente della Commissione Commercio, Andrea Alemanni, al Messaggero che poi aggiunge: ‘necessita di un trasferimento non solo per le condizioni in cui si trova oggi il mercato ma anche per la funzionalità e la logistica dello stesso’. 

Infatti, lo storico mercato essendo localizzato in un area centrale della città pone dei problemi alla viabilità anche per quel che riguarda le normali operazioni come lo scarico dei fiori e le consegne ai produttori. 

‘Da un punto di vista operativo il trasferimento al centro Carni è una soluzione praticabile’, spiega ancora Alemanni che prosegue: ‘il dipartimento Simu ha verificato la fattibilità del trasferimento che è quindi possibile. Ora non resta che procedere con dei lavori che andranno fatti al centro Carni e che saranno stanziati a Bilancio‘, conclude. 

In totale gli operatori che saranno trasferiti sono circa una cinquantina. Alcuni di loro sono contenti del cambiamento altri meno, ed è innegabile il legame nutrito da alcuni di essi nei riguardi dalla storica struttura.

Foto Facebook di Giuliano Greggi

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