Bonus acqua potabile. C’è un nuovo interessante bonus nell’aria per tutti coloro che nel corso del 2021 hanno sostenuto spese relative all’acquisto e all’installazione di sistemi di filtraggio, raffreddamento e mineralizzazione dell’acqua. Questi, infatti, potranno contare su un rimborso delle loro spese grazie a questo bonus, sebbene però il rimborso sarà meno consistente di quanto previsto. Il provvedimento del 31 marzo ha stabilito infatti che l’importo da indicare nel modello 730/2022 o da impiegare in compensazione attraverso l’F24 scende al 30,37 per cento del credito richiesto.
Il bonus: un rimborso più basso di quanto previsto
E’ stata proprio l’Agenzia delle Entrate a far notare che a fronte di 5 milioni di euro stanziati per il bonus in questione, sarebbero stati richiesti un totale di 16.461.141 milioni di crediti d’imposta. Una somma molto alta, e di gran lunga superiore alle risorse disponibili. Come conseguenza, l’importo del credito d’imposta beneficiabile è stato quindi riparametrato.
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Non più il 50% delle spese
L’importo da indicare, dunque, non è più del 50% ma sarà pari al 30,3745% del credito indicato nella comunicazione trasmessa all’Agenzia delle Entrate. Per fare un esempio, un contribuente che abbia sostenuto spese in tal senso pari a 1.000 euro (importo massimo previsto per i soggetti privati), non avrà un credito d’imposta pari a 500 euro (50%), ma avrà diritto ad un rimborso di 150 euro circa (come detto, il 30,37 % del credito richiesto).
Bonus acqua potabile, le cifre
L’importo massimo delle spese sul quale si può calcolare l’agevolazione è:
- 1.000 euro per ciascun immobile per le persone fisiche.
- 5 mila euro per le altre categorie di immobili utilizzate da esercenti attività di impresa, arti e professioni e per gli enti commerciali.