Avevano trovato il modo di incrementare il giro d’affari con scommesse allettanti, che offrivano vincite più alte. Ma anche il rischio era più elevato. Le scommesse non erano quelle autorizzate dallo Stato italiano attraverso i Monopoli, anche se c’erano anche quelle, bensì quelle estere. Ma non solo. Nella sala giochi, ubicata a Roma, nei pressi di viale Marconi, ci lavoravano anche due dipendenti in nero.
Scommesse attraverso provider internazionali
Le attività illecite sono state scoperte dagli agenti della Polizia di Stato dell’ XI San Paolo, nel corso di alcuni controlli amministrativi. I poliziotti, che stavano effettuando un’operazione finalizzata ad arginare il fenomeno della ludopatia, si sono sono resi conti della raccolta abusiva di scommesse. Il giro avveniva attraverso provider internazionali non riconosciuti dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di Stato.
Dal controllo effettuato è emerso che, presso un’attività di raccolta scommesse nella zona di via Marconi, attraverso l’utilizzo di provider internazionali, i titolari della sala gestivano conti gioco per un ingente quantitativo di denaro, proponendo offerte di gioco più allettanti rispetto ai concessionari autorizzati dai Monopoli di Stato.
Per questo motivo, i quattro gestori della sala e dell’organizzazione del “sistema” sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria. L’accusa è di aver aver esercitato la raccolta scommesse senza autorizzazione di Pubblica Sicurezza.
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Dipendenti in nero
Ma le infrazioni alle regole non si limitavano a questo. Nella sala scommesse sono infatti stati trovati due persone che stavano esercitando ma che non avevano regolare contratto di lavoro. Per questo motivo i responsabili sono stati multati e segnalati all’Ispettorato del lavoro. Alla fine degli accertamenti, la sala giochi è stata chiusa e sottoposta a sequestro penale. Inoltre sono stati sequestrati anche 1700 euro in contanti, in quanto ritenuti probabile frutto dell’attività illecita. Sequestrato anche vario materiale informatico.
Chiusura definitiva
Ma la sala giochi, come hanno scoperto gli agenti, ha un ulteriore problema. Il titolare non ha licenza di Polizia per esercitare. Per questo i poliziotti hanno richiesto al Questore di Roma il Provvedimento di cessazione definitiva dell’attività.