E’ caos dei trasporti nella capitale: invece di sette milioni Atac riceverà solo un milione. Non solo: in arrivo tagli alle risorse di Cotral. Insomma, i principali motori del trasporto pubblico si sono ritrovati dall’oggi al domani con pochissimi fondi: si registrano, perciò, già alcune riduzioni nelle tratte più periferiche.
Caos trasporti a Roma: colpite soprattutto le periferie
Tanti in cambiamenti che sono arrivati sui trasporti pubblici a seguito della fine dello stato di emergenza: si va dal Green Pass base alla capienza che torna al 100% passando per l’assenza della catenella separatore tra passeggeri e autisti. E la cancellazione dei soldi stanziati da parte del governo. Da oggi, primo aprile 2022, saranno garantiti fondi solo per rafforzare i trasporti scolastici (poiché c’è ancora la doppia entrata). Che poi i soldi saranno, in verità, anticipati dalle singole regioni. Questo cambiamento ha comportato quasi mille corse in meno rispetto a ieri e a essere colpite sono soprattutto le periferie.
Parla Roberto Ricci, segretario regionale mobilità
«Rimarranno attive le intensificazioni di 12 linee, per circa 35 veicoli e 500 corse giornaliere, che servono le scuole lungo il loro normale percorso. Rimangono attive le corse dedicate agli istituti scolastici, delle quali 140 giornaliere erogate con 33 autobus sono affidate ai privati».«Per non indebolire il servizio nelle periferie, Atac dovrà a tornare corse oggi affidate all’esterno. Un aggravio di lavoro per Atac, alla quale mancano mezzi e personale. Non a caso stanno rallentando anche le assunzioni di 60 nuovi autisti, mentre ieri un altro controllore, una donna, è stata aggredita sul 61 mentre faceva il suo lavoro», queste le parole di Roberto Ricci, segretario regionale mobilità della Fit Cisl. Quali saranno gli effetti? Con la riduzione dello smart working e l’aumento dei prezzi della benzina, c’è chi scommette sull’aumento della domanda di Tpl. È vero che la capienza su autobus e metro torna al 100 per cento, ma per il servizio di superficie Atac ha disposizione poco più di 1.100 autobus mentre in metropolitana si sconta l’assenza dei convogli mandati in manutenzione. Qualcosa in più si capirà dalla prossima settimana, mentre gli enti coinvolti (Regione e Comune) sono ai ferri corti con il governo, perché attendono un decreto che li autorizzi a stanziare i fondi necessari per pagare le corse scolastiche straordinarie.»
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