Ennesimo consiglio comunale dell’era del presidente Fabrizio Acquarelli andato a vuoto. Ancora una volta il neo presidente non è riuscito a portare a termine la più importante assise cittadina, anzi questa volta la seduta non è proprio stata aperta. Dopo questo ennesimo stop alla vita politico-amministrativa, su Facebook sono molti i commenti, non certo positivi, pubblicati dagli utenti. “Ennesimo consiglio, ennesima mancanza di numero legale. Siamo oltre la farsa oramai – scrive un cittadino – Gli aggettivi per definirli li abbiamo consumati tutti, ma a nulla è servito. Il solito muro di gomma! Un paese intero in prigione, ecco cos’è oggi Ardea, ostaggio di carcerieri senza scrupoli e che difendono la loro poltrona con tutti i mezzi. Quanto ancora dobbiamo sopportare questa presa per i fondelli ? Temo che a questo punto solo i cittadini, scendendo in piazza e occupando il Comune, possano dare UNA SPERANZA”. Secco il commento del giornalista Giorgio Marcotulli scrive: “Via tutti quelli che hanno amministrato, di destra e di sinistra. Peggio non potrà fare nessuno”.
Questi sono i commenti “più buoni” espressi dopo che i tanti cittadini presenti nell’aula consiliare per assistere ai lavori, delusi ed amareggiati, hanno abbandonato l’aula. Del resto due giorni fa lo stesso consigliere di F.I. Alberto Montesi, presidente della commissione consiliare lavori pubblici, ha lamentato che per mancanza del numero legale da parte dei consiglieri di maggioranza non ha potuto aprire i lavori.
Va detto che i consiglieri di maggioranza, come quelli di opposizione, fatta eccezione di Luca Fanco che si trova all’estero, erano tutti presenti all’interno della struttura, ma non hanno partecipato all’appello e quindi sono stati giustamente considerati assenti. Ironico il commento inviato qualche giorno fa proprio da Fanco, il quale ha postato sul suo profilo Facebook la foto di un beduino carico di amuleti e chincaglierie varie fermo sulla piazza di Rabat, proponendolo al sindaco come assessore all’ambiente in sostituzione del dimissionario De Paolis. Ormai ad Ardea la giunta è ridicolizzata non soltanto da Fanco ma dall’intera cittadinanza, stanca di assistere al tracollo politico-amministrativo che sta impoverendo la città. Chiacchiere di corridoio sostengono che il neo presidente stia pensando di rassegnare le dimissioni dall’incarico, per poi aderire a una raccolta firme per mandare a casa il sindaco Di Fiori e tutti i suoi colleghi, cosa questa che comporterebbe la fuoriuscita dal consiglio dell’Area Metropolitana dell’ex presidente del Consiglio Massimiliano Giordani. Acquarelli, sempre da notizie non confermate ma neppure smentite, oggi dovrebbe avere un incontro in regione con il suo referente Aurigemma, che potrebbe dare il placet all’operazione dimissioni da presidente e capeggiare la raccolta firme per ridare la parola ai cittadini.
Luigi Centore
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Ardea, ancora un consiglio comunale “a vuoto” per mancanza di numero legale. Ma i consiglieri erano lì
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