Il libro, il manoscritto: ad oggi ancora il metodo più prezioso e sicuro per poter tramandare le informazioni negli anni e fare in modo che non si disperdano nelle tele algoritmiche del web. Un oggetto che può contenere un mondo, dal valore inestimabile. Per quanto il mondo possa digitalizzarsi, il mercato del libro continuerà, seppur a stento, a sopravvivere. E questo lo sanno bene anche i contraffattori.
Scoperto traffico illecito di libri sul territorio nazionale
Da tempo, infatti, c’era una organizzazione con base in Calabria e attiva in tutto il territorio nazionale, dedita alla produzione, vendita e distribuzione di materiale editoriale contraffatto. Ovviamente, era attiva anche nel Lazio e nella Capitale. Migliaia di copie contraffatte vendute e distribuite su tutto il territorio, quattro imprese in totale che vantavano la produzione e la distribuzione continua di copie duplicate illecitamente.
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L’operazione della guardia di finanza: profitti per oltre € 1.500.000
Quando le Fiamme Gialle della Compagnia di Pomezia li hanno adescati e individuati, all’attuale avevano un bilancio di circa 500.000 libri, con profitti per oltre € 1.500.000. Inutile sottolinearlo: numerosi gli autori e le case editrici danneggiate dalla diffusione di pubblicazioni tutelate da copyright. Gianni Rodari (edite da Edizioni EL S.r.l.), Fabio Volo (edite da Arnoldo Mondadori S.p.a.), ma anche “L’Amica Geniale” di Elena Ferrante (edito da E/0 Edizioni S.r.l.), il libro di “Me contro Te” (edito da Me contro Te S.r.l.). Per non parlare dei quaderni “Bimby” e ad albi per bambini non conformi agli standard previsti dalla normativa comunitaria e nazionale a tutela della sicurezza.
Le indagini e gli arresti oggi 29 marzo
Sono state indagini complesse, lunghe, che hanno portato dapprima al sequestro di circa 380.000 articoli editoriali, e poi a disporre di 1 misura di custodia in carcere e 2 agli arresti domiciliari. E, inoltre, il sequestro preventivo di beni mobili e immobili per circa 1.575.000 di euro. Ma non è tutto, considerando l’intero apparato ”social” messo in atto per poter distribuire al meglio il prodotto anche tra gli utenti del web: sono stati sequestrati anche 6 siti Internet, 7 pagine Facebook, un profilo Instagram e 7 caselle di posta elettronica in uso all’organizzazione. Insomma, l’editoria affronta un periodo che di per sé è già critico, se poi la concorrenza è sleale, allora sopravvivere diventa davvero un’impresa eroica.