Indicato come mediatore nella guerra russo ucraino, l’oligarca russo Roman Abramovich avrebbe accusato dei sintomi di avvelenamento. La notizia è stata riportata sia dall’agenzia Blomberg sia dal Wall Strett Journal.
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Abramovich non sarebbe tuttavia il solo a risentire dei sintomi di un presunto avvelenamento che rsalirebbe all’inizio del mese di marzo . Altrettanto hanno infatti denunciato anche i membri della delegazione ucraina, aventi il compito di portare avanti le trattative di pace.
Abramovich vola a Mosca e porta a Putin una lettera di Zelensky
Secondo alcune indiscrezioni, il magnate russo nelle ultime ore si sarebbe recato a Mosca con un aereo privato dalla Turchia portanto a Putin una lettera da parte del presidente ucraino Zelensky.
Intanto i negoziati non si fermano. È infatti fissato per domani proprio in Turchia un nuovo giro di negoziati tra due delegazioni dei rispettivi ministri degli esteri.
L’oligarga russo come mediatore del conflitto
L’oligarga Roman Abramovich è stato spesso indicato come figura mediatrice del conflitto che da oltre un mese si combatte alle porte dell’Europa.
L’uomo di origini russo-israeliane ha 55 anni e sua madre è nata in Ucraina. Un altro elemento a sostegno di questa tesi è il fatto che il presidente ucraino Zelensky abbia chiesto agli Stati Uniti di non includere l’oligarga nella ‘black list’ dai cittadini russi da colpire con le sanzioni.
Foto Agenzia Ansa