Sciopero scuola 25 marzo: oggi le lezioni sono a rischio? Nella giornata di oggi ci sarà uno sciopero nazionale indetto dai sindacati FLC, CGIL, ANIEF e SISA che coinvolgerà tutto il personale dirigente, ATA, docente ed educativo. Lo sciopero è rivolto al personale delle scuole pubbliche e private iscritte a quei sindacati, ma anche ai docenti universitari e ai formatori professionali. Vediamo maggiori dettagli.
Sciopero scuola 25 marzo: Friday For Future
Lo sciopero è stato indetto per effettuare una protesta nei confronti delle politiche del governo per quanto riguarda l’istruzione, ma anche contro la guerra e per il clima: infatti come data è stata scelta la stessa della manifestazione per il Friday For Future. Non solo in Italia: possono partecipare allo sciopero anche il personale che si trova all’estero, sia chi è di ruolo che precario. E’ stato invece revocato lo sciopero nazionale del personale dell’INDIRE (Istituto Nazionale Documentazione Innovazione Ricerca Educativa).
Le motivazioni
Ma perché è stato indetto questo sciopero? Le motivazioni sono molteplici:
- Protestare contro le politiche del governo per quanto riguarda l’istruzione (si contesta la mancanza di un’indennità di rischio Covid, la mancanza del rinnovo del contratto nazionale del lavoro e la riduzione degli alunni per classe);
- Contro la guerra;
- Per il clima.
Parla Marcello Pacifico, presidente ANIEF
“Abbiamo atteso fin troppo tempo. La nostra fiducia non è stata però ripagata: l’accorso sul rinnovo del contratto si basa su risorse insufficienti e quello sulla mobilità è addirittura peggiorativo rispetto al 2021; la gestione del personale in tempo di Covid si è poi trasformata in un vero accanimento contro i non vaccinati; per non parlare del reclutamento, che continua a non prevedere il doppio canale e la conferma di chi è stato assunto con riserva. Lo sciopero del 25 marzo servirà a ricordare tutto questo”, queste le parole di Marcello Pacifico, presidente Anief.
“Pace e disarmo” le parole d’ordine
“Alla minaccia di una guerra mondiale, infatti, si assomma una vera e propria ‘guerra climatica’, già in corso, per accaparrarsi materie prime e fonti di energia. La crisi e la dipendenza energetica si combattono massimizzando l’uso delle fonti rinnovabili e non riaprendo inquinanti ed obsolete centrali a carbone. Per questo, accogliendo l’appello di Fridays For Future Italia, partecipiamo convintamente allo Sciopero Globale per il Clima #PeopleNotProfit del prossimo 25 marzo, portando al centro della mobilitazione anche i temi della pace e del disarmo”, continuano Flc e Cgil.
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