Finto medico abusa delle proprie pazienti. Era un tecnico di radiologia ma si spacciava per medico abusando delle pazienti che si recavano nel suo ambulatorio. Oltre agli abusi il finto medico talvolta effettuava anche delle riprese, realizzando dei veri e propri video pornografici.
Le sue pazienti erano ovviamente tutte all’oscuro circa la sua vera professione fino a quando la verità non è venuta a galla. Il giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Roma, Corrado Cappiello, ha condannato a 4 anni e 2 mesi Roberto De Vita. L’uomo, un 60enne di Latina, è stato arrestato a gennaio dello scorso anno.
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Roberto De Vita, accusato di molestie sessuali e riprese video
Le indagini sono iniziate a partire dalla denuncia di una delle vittime. La giovane, minorenne, era andata al poliambulatorio per una radiografia ma aveva notato degli atteggiamenti sospetti nell’uomo che si era presentato come medico arrivando anche a palpeggiarla. La giovane disse anche di aver avuto l’impressione che il medico stesse riprendendo tutto con il telefonino.
I sospetti sono purtroppo divenuti reali quando la Squadra Mobile — durante la perquisizione nella casa dell’uomo — gli ha sequestrato telefoni e computer, all’interno dei quali sono stati trovati filmati di donne minorenni e non. A quel punto, il gioco del finto medico che approfittava della fiducia delle proprie pazienti per abusarle è terminato.
Abusi anche su pazienti minorenni
Un inganno costruito a regola d’arte quello del radiologo De Vita, il quale riservava le sue ‘speciali attenzioni’ anche nei confronti di pazienti minorenni. Infatti, secondo i Pubblici Ministeri l’uomo avrebbe abusato sessualmente di 8 pazienti, due delle quali di appena 17 anni.
Le violenze venivano consumate sia all’interno degli ambulatori dell‘Asl di Latina sia in quelli di Sabaudia. Come detto, Il 60enne era solito effettuare anche delle riprese alle ignare pazienti. Una delle accuse che gravano nei suoi confronti è infatti proprio quella di aver filmato di nascosto due tirocinanti mentre si spogliavano per indossare il camice.
La condanna, l’interdizione e il risarcimento
La condanna di Roberto De Vita a 4 anni di reclusione pone la parola fine a delle inacettabili violenze, cercando di rendere giustizia a tutte le donne che hanno subito molestie. La reclusione non è però l’unica pena che il radiologo dovrà scontare.
Infatti, per il 60enne è scattata anche l’interdizione da qualsiasi ufficio attinente alla curatela e all’amministrazione di sostegno, l’interdizione per 5 anni dai pubblici uffici e in perpetuo nelle scuole di ogni ordine e grado.
Interdetto anche dalla professione per due anni e 8 mesi, De Vita dovrà inoltre procedere al risarcimento di due 17enni di Latina e San Felice Circeo, una 19enne di Aprilia, una 24enne di Latina, una 21enne di Latina, le due tirocinanti di Latina e Pontinia e l’Asl di Latina.