Spiagge libere con servizi e obbligo per i comuni di riservare almeno il 50% dell’arenile alla pubblica fruizione. Utilizzo del demanio marittimo per finalità turistico ricreative.
E’ questa la proposta di legge (la numero 221) contenuta nella relazione dell’assessore regionale all’Ambiente Fabio Refrigeri in discussione alla Pisana.
Sembra una banalità ma chi frequenta le coste del Lazio sa bene che quella percentuale resta, per ora, un obiettivo ancora lontano da raggiungere. Nonostante tutto il presidente Nicola Zingaretti ha spiegato che la legge permette “di recuperare il tempo perduto su un terreno sul quale il Lazio è una delle regioni più arretrate in termini di regolamentazione”.
Da oltre 20 anni, infatti, manca uno strumento di pianificazione previsto, invece, dal testo presentato dall’assessore Fabio Refrigeri. Insieme all’obbligo del 50% di spiagge libere, il provvedimento introduce anche la definizione di “spiaggia libera” e di “spiagge libere con servizi” che si differenziano dagli “stabilimenti balneari”. Introdotto inoltre lo stop al “rinnovo automatico” delle concessioni demaniali marittime che andava in contrasto con la direttiva europea “Bolkestein”.
Alla fine dell’iter della legge, la Regione dovrà adeguare il regolamento attualmente in vigore sull’uso delle aree demaniali e adottare il Pua, il piano di utilizzo delle spiagge a cui dovranno uniformarsi i Comuni. Un piano che contiene le prescrizioni sulla visibilità al mare e sulle eventuali demolizioni e ricostruzioni degli impianti.
“Il lazio Cambia. Legalità, sviluppo, ambiente: dopo 23 anni di ritardo avviata oggi in Consiglio la riforma sull’uso del demanio marittimo. Il Lazio cambia” scrive su Twitter il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti.
“Bravo Zingaretti, bisogna recuperare il tempo perduto. La pianificazione dell’uso pubblico del mare non può più aspettare” così in un messaggio, l’assessore alla Legalità di Roma Capitale al governatore Zingaretti sulla discussione sulla proposta di legge sul Demanio.
Polemiche dall’opposizione.
“La maggioranza che governa la Regione Lazio, come al solito, si è dimostrata sorda ad ogni proposta di ragionevolezza. Nel corso del consiglio regionale abbiamo chiesto, come opposizione, la sospensione della discussione sulla proposta di legge che riguarda Disposizioni relative all’utilizzazione del demanio marittimo per finalità turistiche e ricreative. La nostra richiesta è scaturita dalla necessità di fare chiarezza su una legge di quattro articoli, di cui i primi tre contenenti semplici specifiche, che ha visto sull’articolo 4 la presentazione di circa 230 emendamenti. Avevamo proposto che la proposta di legge tornasse in commissione dove le proposte avanzate potevano essere analizzate e confluire in un testo più condivisibile. Come volevasi dimostrare la maggioranza guidata dal presidente Zingaretti ha preferito andare avanti confermando la volontà della Regione, di cui questa proposta di legge è simbolo, di privare i Comuni delle loro competenze e di ingessare, anziché agevolare, lo sviluppo dei nostri territori. Un tentativo della Regione di sostituirsi agli Enti locali allontanando ancora una volta i servizi dai cittadini” dichiara in una nota il consigliere regionale di Forza Italia, Giuseppe Simeone.
Massimiliano Gobbi