Il numero di nuovi casi di cancro diagnosticati ogni anno è in costante aumento negli ultimi decenni: sono 2.250.000 gli italiani che al 2010 hanno ricevuto una diagnosi di tumore nel corso della loro vita, e solo nel 2014 ci sono stati addirittura 366.000 nuovi casi.
Dati alla mano, il Lazio ha deciso di istituire un registro dei tumori della popolazione. Si tratta della prima legge approvata in consiglio regionale tra quelle proposte dal Movimento 5 Stelle. Servirà ad avere dati statistici completi e validati scientificamente su incidenza, prevalenza e sopravvivenza dei casi di tumore tra la popolazione della nostra regione.
Un’arma che ricercatori e medici avranno a disposizione per mettere in relazione tutti i dati sanitari per analizzarli senza piu’ ritardi, in modo da risalire alle cause stesse dei tumori.
Grazie al registro tumori saremo in grado di identificare tutti i fattori che fanno ammalare di tumore, soprattutto quelli connessi all’inquinamento ambientale (inceneritori, discariche, ecc), ed intervenire in modo puntuale nei comuni e nelle province dove e’ segnalata la crescita esponenziale della malattia, non solo negli anziani ma anche nei bambini.
Da oggi sarà possibile nel Lazio mappare migliaia di persone, studiando le loro patologie insieme all’efficacia delle cure, permettendo alla direzione regionale della sanita’ di intervenire con svariate iniziative di prevenzione primaria.
Insieme al registro tumori sono stati approvati, sempre all’unanimità: riconoscimento della rete degli psiconcologi del Lazio, avvio dello sportello cancro sul portale regionale, avvio della Rete Oncologica e verifica utilizzo macchinari di radioterapia oncologica, riduzione rischi e danni da amianto.
Il consigliere Davide Barillari, propositore della legge ha spiegato: «Oggi è un giorno veramente importante per i cittadini del Lazio: con l’approvazione del Registro dei tumori, potremo mappare tutte le patologie neoplastiche e i tumori cercando di risalire alle cause. Abbiamo uno strumento che aiuterà medici, ricercatori e soprattutto la Regione a fare screening oncologici dedicati».
“Esprimo la soddisfazione di tutto il gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle per l’approvazione della nostra prima proposta di legge regionale, ma non celebriamo un risultato politico quanto l’avvio di un registro tumori che porterà benefici alla popolazione, grazie ad una legge che dota il Lazio di uno strumento necessario per la ricerca, prevenzione e cura dei tumori – ha dichiarato la consigliera pometina Valentina Corrado – Una legge approvata all’unanimità insieme ai quattro ordini del giorno da noi proposti che, anche grazie al contributo dell’aula, rinforzeranno la nuova legge e l’intera rete oncologica del Lazio. Quanto accaduto dimostra che le proposte dei cittadini che veicoliamo all’interno delle istituzioni possono convertirsi in testi di legge con il contributo di tutti. Mi auguro che anche le prossime proposte di legge da noi depositate possano seguire l’agile iter di questa, con la quale abbiamo dimostrato di essere aperti ai suggerimenti e ai contributi di tutti i consiglieri regionali. Sono orgogliosa del lavoro svolto dal gruppo del Movimento 5 Stelle, da tutto lo staff, dai colleghi Davide Barillari e Devid Porrello membri della commissione competente. Ringrazio tutti i cittadini, professionisti e non, che ci hanno supportato e aiutato nella redazione di questa legge. Senza di loro tutto questo lavoro sarebbe stato impossibile. Ci sono molte leggi a firma Movimento 5 Stelle Lazio presentate qui in Regione Lazio e quando queste vengono calendarizzate in commissione e portate al voto in aula l’impatto concreto del nostro lavoro diventa tangibile per i cittadini”.
Il testo è stato approvato all’unanimità, con sette emendamenti a firma Storace e Storace-Sbardella.
«I registri sono necessari perché senza di essi in nessuna struttura ospedaliera, pubblica o privata, ci sarebbe l’obbligo di archiviare i dati relativi alla diagnosi e alla cura dei tumori» ha detto il presidente della commissione Politiche
sociali e Salute, Rodolfo Lena (Pd).
Soddisfazione anche per il governatore del Lazio Nicola Zingaretti:
«Si tratta di un atto di grande civiltà che permetterà un monitoraggio costante delle diverse fasi, dalla diagnosi alla cura, delle patologie oncologiche in tutte le aree del Lazio».
Massimiliano Gobbi