Era stato arrestato dalle forze dell’ordine solo due settimane fa, accusato di violenza sessuale nei confronti della ex compagna, e da allora era agli arresti domiciliari nella sua abitazione della capitale.
L’uomo tra sabato e domenica ha pernottato in un albergo di Nettuno ma, durante la notte, il portiere ne aveva notato alcuni movimenti sospetti lungo il corridoio, così al mattino ha chiamato il “113” richiedendo l’ intervento della Polizia di Stato, temendo che l’ospite avesse asportato qualcosa di proprietà dell’hotel.
Una pattuglia del Commissariato Anzio – Nettuno è giunta in breve sul posto ed ha rintracciato l’uomo, in procinto di lasciare l’albergo.
Dall’ immediato controllo effettuato, i sospetti del dipendente dell’albergo sono risultati infondati, in quanto l’uomo non è stato trovato in possesso di nulla che appartenesse all’hotel.
Gli agenti, però, effettuando gli accertamenti di rito, hanno scoperto che la persona che stavano controllando avrebbe dovuto essere in quel momento presso la sua abitazione di Roma, dove si trovava da qualche tempo agli arresti domiciliari.
L’uomo, un 64enne romano, per giustificare tutto ciò ha affermato di essersi allontanato da casa per recarsi in pellegrinaggio al Santuario di Santa Maria Goretti, che si trova a Nettuno.
Tutto ciò, però, non gli è valso ad evitare l’arresto.
Condotto in Commissariato, è stato arrestato per rispondere del reato di evasione ed associato presso il carcere di Velletri.