L’ex sindaco di Pomezia Pietro Angellotto torna sull’argomento trasparenza con una lettera protocollata nei giorni scorsi e indirizzata al Segretario Generale, Responsabile Trasparenza ed Anticorruzione, al Presidente Autorità Nazionale Anticorruzione dott. Raffaele Cantone, al Presidente del Consiglio comunale e ai suoi componenti.
“Con la presente – scrive Angellotto – il sottoscritto si vede costretto a tornare sull’argomento trasparenza, per segnalare che alcuni dirigenti non rispettano la normativa e non consentono di fatto di essere controllati per quanto riguarda i criteri di liquidazione delle determine di affidamento, di cui ho segnalato le anomalie in mie precedenti comunicazioni”.
L’ex sindaco spiega di riferirsi questa volta “alle liquidazioni dei legali del Comune, dove sembra che gli incarichi vengano affidati senza tener in debito conto e rispettare il criterio delle esperienze specifiche dichiarate nei curricula dagli stessi avvocati, e senza rispettare la rotazione”.
“RammentandoLe – prosegue Angellotto rivolto al Segretario Generale – che nelle delibere di impignorabilità, note a tutti i Dirigenti, c’è l’obbligo di seguire l’ordine cronologico, mi chiedo come si possa verificare la correttezza dei comportamenti degli stessi dirigenti, se Essi evitano con cura di rendere pubbliche le determine di liquidazione. Leggendo l’albo online, ad esempio, scopriamo che il Sindaco emette il decreto di nomina dei legali richiamando una determina del dirigente avvocatura, determina che spesso non è pubblicata. Probabilmente quel dirigente è troppo oberato di lavoro e quindi è per questo che non soddisfa i criteri di trasparenza nel Suo settore; faccio presente che ancora non trova il tempo di pubblicare l’elenco dei professionisti che hanno aderito al nuovo bando. Richiamando per l’ennesima volta alla rotazione dei Dirigenti, faccio presente che a tutt’oggi nessuna rotazione di dipendenti è stata fatta per rispettare i criteri che Lei ha proposto, e il Sindaco e la Giunta municipale hanno approvato nei diversi piani di trasparenza ed Anticorruzione”.
Angellotto conclude la lettera specificando che “Se a questo comportamento omissivo, che non si differenzia molto da quelli di qualche Suo predecessore, non verrà posto fine al più presto mi vedrò costretto, mio malgrado, ad esporre i fatti a Lei comunicati anche alle competenti autorità per una valutazione di eventuali profili di rilevanza penale come l’abuso d’ufficio”.
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Pomezia, Angellotto chiede trasparenza ai dirigenti comunali
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