Sesta ondata Covid: la nuova minaccia all’Europa. Per un po’ il Covid ci ha dato tregua, ma, ora, si affaccia la possibilità dlla sesta ondata. E’ quanto sostiene Eric Topol, direttore dello Scripps Research Translational Institute di La Jolla, Stati Uniti. Il dottore dice che è complicato capire le cause, ma resta il fatto che la minaccia c’è. Vediamo ulteriori dettagli.
Sesta ondata Covid: colpa delle varianti
Il problema sono le varianti Omicron 2 e 3, estremamente contagiose e diffuse in tantissime Nazioni. Per ora dati allarmanti provengono da Germania, Regno Unito, Danimarca e Francia. Omicron 2 sarebbe ancor più contagioso dell’Omicron: si parla del 30% in più. Fortunatamente la terza dose consente una protezione di circa l’86% contro il ricovero. Anche Fabrizio Pregliasco, il direttore sanitario dell’IRCCS Istituto Ortopedico Galeazzi di Milano, concorda nel dire che le varianti Omicron 2 e 3 sono contagiossissime. Questa la motivazione per cui sarebbe auspicabile non eliminare il Green Pass dopo il 31 marzo. Il fatto è che la copertura vaccinale, dopo il trascorrere del tempo, va sempre più a calare. La riapertura graduale messa in atto dal governo ha come obiettivo quello di evitare il rialzo dei contagi.
La situazione italiana
La situazione delle ultime 48 ore, in Italia, fa riflettere. I nuovi positivi aggiornati a ieri, 14 marzo 2022, è di 28.900 casi positivi, una crescita di circa il 30% rispetto a una settimana fa. Nonostante ciò, però, si continua a registrare un calo nei decessi e nelle terapie intensive con 980 decessi (circa il 21% in meno rispetto a 7 giorni fa) e 32 nuove terapie intensive, uno scarto pari a più o meno l’8% rispetto alla settimana scorso.