Caro benzina: cosa sta succedendo? L’obiettivo di Mario Draghi è chiaro: ridurre i costi dei carburanti. Cosa ha deciso, quindi, il governo al riguardo? L’idea è quella di tagliare le accise sui carburanti. Sembra un’intervento davvero urgente data la continua crescita del prezzo di benzina e gasolio: il taglio dovrebbe essere circa il 10% sulle accise. Ma il governo vuole anche intervenire sul prezzo del gas: pare che l’Italia voglia fissare la soglia di 100 euro a megawattora e poi, piano piano, scendere nei prossimi mesi. Vediamo ulteriori dettagli.
Caro benzina: la richiesta dei politici
Sono diversi i politici che chiedono il taglio delle accise sui carburanti: Matteo Salvini chiede anche la sospensione sull’Iva di benzina, gas e luce. L’intervento dovrebbe avvenire subito e non il 31 marzo, questo è quello che sostiene il leader della Lega. Ma anche Giuseppe Conte chiede una ridefinizione delle accise, e, ancora, il segretario Nicola Fratoianni invita il governo italiano a fare come in Germania e in Francia.
Un riduzione irrisoria
Benzina e gasolio stanno continuando a crescere di prezzo: sembrerebbe che il gasolio, a livello nazionale, sia sui 2,3 euro al litro (2,2 in modalità”self”). La benzina, invece, è 2,217 al litro se si fa in modo autonomo, ma tocca i 2,323 euro al litro con il “servito”. Non solo: in salita anche i costi di glp e metano. Il taglio del 10% porterebbe i costi a scendere a circa 2,1 euro al litro, che comunque è un prezzo di gran lunga maggiore rispetto a quello di qualche settimana fa.
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