Settimane di bombardamenti, di case devastate, di giovanissimi chiamati alle armi e di famiglie in fuga dalla guerra. Immagini che, almeno fino a poco fa, pensavamo di aver visto solo sui libri di storia. La storia che, però, purtroppo si ripete, l’orrore visto dai bambini, la disumanità di chi non si ferma davanti a nulla. E se da una parte ci sono la distruzione, la rabbia, il dolore di chi ha perso tutto, dall’altra c’è un’enorme macchina della solidarietà che dal 24 febbraio scorso, da quando sono partite le prime esplosioni, non si ferma. Aiuti umanitari, tir in viaggio con i beni essenziali e raccolte di cibo, coperte, medicinali. Poi c’è chi ha intenzione di aiutare e ospitare i profughi, mamme e bimbi arrivati in Italia senza nulla, con una piccola valigia (chi è riuscito a prepararla) e tante speranze per un futuro migliore.
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Ospitare i profughi ucraini a Roma
Anche a Roma è possibile ospitare i profughi ucraini, quelli che hanno lasciato la propria terra e sono riusciti a varcare il confine. L’assessorato alle Politiche Sociali e alla Salute di Roma Capitale ha messo a punto l’Albo delle Famiglie Accoglienti grazie al quale, in collaborazione con Refugees Welcome Italia, i cittadini saranno messi in contatto con le persone che fuggono dalla guerra e hanno bisogno di ospitalità e di sostegno per integrarsi in Italia.
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Come aiutare
“Sono oltre 300 – spiega l’assessora alle Politiche Sociali e alla Salute Barbara Funari – le famiglie che hanno scritto alla nostra e-mail, dedicata all’emergenza Ucraina, rendendosi disponibili ad offrire ospitalità nelle proprie case o nelle seconde abitazioni. A seguito di questa crescente offerta, abbiamo deciso di aprire un vero e proprio albo dedicato alle famiglie accoglienti che possono iscriversi al portale messo a disposizione da Refugees Welcome italia. Le richieste, formalizzate compilando un format, saranno poi valutate tramite colloqui e sopralluoghi presso le abitazioni. Si tratta di uno strumento utile a superare la frammentazione delle diverse offerte per valorizzare al meglio il coinvolgimento della cittadinanza attiva che sta manifestando tanta solidarietà, con aiuti concreti, al popolo ucraino”.
“Auspichiamo che in futuro – ha commentato la direttrice di Refugees Welcome Italia Fabiana Musicco – questa esperienza non rimanga solo una buona pratica sperimentata localmente, ma che diventi una policy e uno strumento di governance a livello nazionale, per garantire una diffusione capillare dell’accoglienza in famiglia”.
Per iscriversi basterà visitare il sito di Refugees Welcome Italia e cliccare sul pulsante ‘Registra la tua casa’. Da qui si accederà a un form: bisognerà inserire i dati personali, i contatti e indicare il periodo per cui si è disposti a ospitare. Perché se c’è chi non si ferma davanti a nulla, neanche di fronte ai bambini, dall’altra parte c’è chi apre le braccia, accoglie. E non si volta indietro.