Pensavano di poter trarre in inganno gli investigatori nell’eventuale identikit parlando con un accento che non era il loro. Hanno quindi provato a falsificare la loro calata, marcatamente romana, trasformandola in abruzzese. Così, quando a dicembre si sono recati al centro di Ostia per rapinare una farmacia, hanno parlato con un accento abruzzese che, però, era talmente forzato da destare notevoli sospetti.
La rapina in farmacia: due banditi armati di taglierino
La rapina era avvenuta poco prima dell’orario di chiusura. Ad effettuarla due uomini con il volto travisato. Il primo si era diretto nel retro della farmacia, mentre il secondo, con un taglierino in mano, ha puntato l’arma contro una dipendente del negozio.
L’uomo, minacciando la dipendente, si è fatto consegnare l’incasso. Il suo complice, nel frattempo, è andato nel retrobottega, dove ha iniziato a cercare la cassaforte. Non trovandola, si è “accontentato” di rapinare una delle titolari che si è trovato di fronte in quel momento.
L’intervento della polizia
Sul posto era intervenuta la polizia del X Distretto Lido, che aveva immediatamente fatto partire le indagini. Gi agenti avevano esaminato le immagini dei sistemi di videosorveglianza, non limitandosi solo al momento della rapina. I poliziotti avevano infatti visionato i video delle telecamere del quartiere riprese nell’intero pomeriggio. Quanto fatto si è rivelato risolutore per gli investigatori. Gli agenti hanno infatti così acquisto e le fasi di preparazione del colpo quando i due uomini, ignari di essere ripresi, parlottavano tranquillamente.
Le indagini
Grazie alla conoscenza del territorio, i poliziotti sono riusciti a individuare prima uno, poi entrambi i sospettati. A quel punto gli agenti hanno provveduto, su delega della Procura, ad effettuare delle perquisizioni domiciliari, che hanno dato ulteriori conferme dei sospetti. Sono infatti stati trovati alcuni degli abiti usati durante la rapina. In più gli agenti hanno rintracciato i mezzi di trasporto usati dai due rapinatori, tra i quali uno scooter rubato.
A seguito di quanto scoperto, al termine della certosina indagine coordinata dalla Procura della Repubblica, i due uomini, F.G e C.M , entrambi romani di 45 anni, sono stati arrestati. Il GIP del Tribunale di Roma ha confermato l’ordinanza di custodia cautelare in carcere.