La solidarietà nasce nei posti più disparati, quando meno ce la aspettiamo. Ed è sempre bello far tornare il sorriso sul volto di una persona fino a un attimo prima disperata. Così come successo giovedì sera a un viaggiatore che, dovendo andare a Milano, si è trovato davanti al banco del check-in con l’hostess di terra che ha bloccato la sua partenza. “C’è un supplemento da pagare”.
Ci troviamo a Brindisi. La fila è unica, sia per i viaggiatori che devono andare a Milano che per quelli che devono raggiungere Roma. La distinzione, che sembra al momento superflua, è invece fondamentale. L’aereo per Milano sarebbe dovuto partire alle 19:40, la compagnia è la Ryanair, ma c’è un ritardo di due ore. Quindi i due voli alla fine avranno lo stesso orario. Quello per Roma, infatti, è previsto per le 21:40.
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“Devo raggiungere i miei figli a Milano, fatemi partire”
La cifra, per il ragazzo straniero, era altissima, anche se si trattava di “soli” 60 euro. Lui aveva scelto il volo low cost per risparmiare e non si aspettava di dover sborsare tutti quei soldi per imbarcare la sua valigia. Non conosceva le regole della compagnia e in buona fede pensava che anche la valigia fosse compresa.
“Io devo partire per forza e la valigia mi serve. Ma non ho altri soldi”, ha detto disperato. “Devo andare a Milano per raggiungere i miei figli piccoli, non posso lasciarli senza il papà”.
L’hostess, dovendo fare il suo lavoro, è stata irremovibile.
Dietro di lui una lunga fila di persone che si dovevano imbarcare per Roma. Gli altri per Milano infatti, ormai avevano fatto o stavano ultimando le loro procedure di imbarco senza che fossero interessati al piccolo grande dramma del ragazzo. I “romani”, invece di infastidirsi per il contrattempo che rischiava di farli ritardare, hanno iniziato a parlottare tra loro.
La generosità dei passeggeri del volo per Roma
Poi, in pochissimi minuti, dalle parole sono passati ai fatti. Le mani sono corse ai portafogli, che in un attimo hanno raccolto la somma necessaria per pagare il supplemento della valigia del ragazzo. “Tieni”, gli hanno detto. “Vai dai tuoi figli”. Il giovane li ha guardati commosso e li ha ringraziati, poi si è voltato verso l’hostess e ha pagato. con un sorriso enorme è poi “volato” verso l’aereo che l’avrebbe portato ad abbracciare i suoi bambini.
Lo steward generoso
Ma quella di giovedì è stata una giornata in cui i gesti gentili evidentemente erano nelle corde di più persone. A bordo del volo per Roma, infatti, uno dei passeggeri non si è sentito bene. Trattandosi di un volo low cost, ogni bevanda o cibo è a pagamento. Comprendendo che il passeggero aveva un abbassamento di pressione, uno degli steward si è avvicinato e gli ha offerto una lattina di Sprite e dei cioccolatini senza chiedergli neanche un centesimo. Lo ha poi assistito per buona parte del viaggio. “Vedere tutto questo mi ha commosso”, racconta Luca Costanza, residente a Roma al Torrino e testimone di questa giornata di solidarietà durante il suo viaggio da Brindisi alla Capitale. “Mi ha fatto capire che forse abbiamo ancora qualche speranza”.