Sgomberati di Pomezia in collegamento televisivo da via Alcide De Gasperi, ieri sera, nel corso della trasmissione Quinta Colonna, andata in onda su Rete 4. Uomini e donne in protesta perché, secondo loro, sono stati mandati via – o verranno a breve mandati via – dalle case popolari che occupavano abusivamente nel quartiere Nuova Lavinium. Il confronto fatto è quello con i rom di Castel Romano, che occupano senza titolo nuclei abitativi senza che nessuno li cacci. I giornalisti di Quinta Colonna hanno intervistato – precedentemente alla diretta – il sindaco di Pomezia Fabio Fucci, il quale ha spiegato che gli sgomberi, previsti da diversi mesi, sono stati fatti solo nei confronti di nuclei familiari senza minori a carico e per persone che hanno comunque una condizione economica tale da potersi permettere un affitto, seppur modesto. Sgomberi, ha proseguito il Primo Cittadino, che stanno permettendo agli aventi diritto – tra loro sia italiani che stranieri – di prendere possesso delle abitazioni per le quali erano in graduatoria da anni. Ma gli sgomberati non ci stanno e contestano il fatto che si cacciano gli italiani per far posto agli stranieri che, lavorando “in nero”, figurano senza reddito quando invece è spesso superiore al loro. Gli sgomberati hanno detto di trovarsi ora senza una casa e di non sapere dove andare a dormire, mentre anche agli zingari si consente di restare nelle abitazioni occupate abusivamente. Nel corso della trasmissione la discussione sugli sgomberi è degenerata in una vera e propria lite tra un cittadino italiano ed uno straniero, visto che il discorso si era focalizzato proprio sul fatto che i vari enti e istituzioni, secondo gli sgomberati, sembrano preferire gli stranieri agli italiani. Il titolo del servizio mandato in onda su Rete 4, infatti, è proprio “I disperati di Pomezia. Sgomberati per dare le case agli immigrati”.
Matteo Acitelli