Debiti erariali, fornitori non pagati e bancarotta fraudolenta. E’ per questi motivi che un 37enne italiano, in qualità di amministratore di fatto di una Srl, in concorso con l’amministratore unico della società, deceduto nel corso delle indagini, è stato arrestato. Su delega della Procura della Repubblica di Roma, i Carabinieri della Stazione di Roma Prima Porta hanno dato esecuzione a un’ordinanza emessa dal Gip del Tribunale di Roma, che dispone la misura cautelare degli arresti domiciliari perché l’uomo è gravemente indiziato del reato di bancarotta fraudolenta.
Assegni falsi e debiti non pagati
Tutto è partito dalla denuncia di un cittadino, che aveva ricevuto un pagamento con assegno falso. E’ da qui che i Carabinieri della Stazione di Roma Prima Porta hanno avviato un’attività investigativa, coordinata dalla Procura della Repubblica di Roma, che ha consentito di ricostruire i fatti. Tra il 2014 e il 2016, in questo range, l’indagato è gravemente indiziato di aver distratto, occultato e dissipato i beni della società. O meglio, ha effettuato bonifici in favore proprio e della ex moglie e prelevamenti a mezzo bancomat, per fini estranei alla gestione. E, per recare pregiudizio ai creditori, il 37enne avrebbe distrutto i libri e le altre scritture contabili della società, causando un danno patrimoniale pari a euro 211.581,60, corrispondente al passivo del fallimento della predetta S.r.l., dichiarato nel dicembre 2020.
Le indagini
Le indagini, che sono ancora nella fase preliminare, sono state eseguite con perquisizioni locali e personali, acquisizioni e sequestri di documenti presso banche, società ed enti previdenziali. Ma non solo. Sono state fatte anche diverse consulenze in ambito tributario-fiscale. L’indagato, al momento, è agli arresti domiciliari.