Prima la lite furiosa con i genitori, poi la minaccia di accoltellare il padre, infine il tentativo di uccidere uno dei poliziotti intervenuti per sedare la lite. E’ stata una serata alquanto movimentata, quella del 28 febbraio scorso a Cisterna di Latina e che ha visto protagonista P.E., un 24enne di etnia rom, pluripregiudicato per reati di violenza sessuale, spaccio di sostanze stupefacenti e gravi reati.
Tenta di uccidere un poliziotto: arrestato rom 24enne
E’ iniziato tutto nella serata di lunedì 28 febbraio poco dopo le 19:30. Il ragazzo ha iniziato una lite per futili motivi con i genitori che è presto degenerata. Spaventati, i genitori hanno chiamato la polizia, che è arrivata sul posto alle 19:45 con una Squadra Volante. Lì la coppia ha raccontato che il 24enne si era barricato in casa in preda a un raptus a seguito della lite. Il ragazzo aveva iniziato a minacciare il padre con un coltello, dicendo che lo avrebbe colpito se se avesse provato ad aprire la porta.
La coltellata
I poliziotti hanno quindi provato a far ragionare il ragazzo, cercando di farlo uscire dall’abitazione. Ma, proprio mentre gli agenti parlavano, il 24enne ha spalancato la porta impugnando il coltello nella mano destra. Con rabbia, il ragazzo si è scagliato contro uno dei poliziotti cercando di colpirlo, puntando il coltello verso l’addome per ferirlo.
Soltanto grazie alla prontezza e accortezza dell’agente, che in quel momento si gettava di lato, si è riusciti a evitare il peggio. La lama del coltello è infatti passata tra il corpo e il braccio del poliziotto, che è riuscito a bloccare il suo aggressore, riuscendo anche a disarmarlo grazie anche al tempestivo intervento del suo collega. I due agenti sono così riusciti a rendere inoffensivo il 24enne e ad arrestarlo.
L’arma usata
Il giovane aveva utilizzato un coltello della lunghezza di 30 centimetri complessivi, con una lama lunga 20 centimetri. Il coltello è stato recuperato e posto sotto sequestro.
Il 24enne è poi stato tratto in arresto per il reato di tentato omicidio e, dopo le formalità di rito, è stato associato presso un Istituto Penitenziario in attesa dell’udienza di convalida da parte del competente Giudice per le Indagini Preliminari.